Sono ormai 18 anni che Genova è rimasta vittima di una follia collettiva.
Da una parte una marea di persone, molte venute a manifestare pacificamente, alcuni a provocare incidenti, dall’altra la polizia. Chiusi dentro al Palazzo Ducale, come al solito lontano da tutto e da tutti, quelli che vedete in foto.
In mezzo c’era la mia città e migliaia di persone come me avvilite e incredule dalla piega che avevano preso gli eventi. Dietro tutto questo una regia politica spietata, che dopo aver scelto un luogo insensato per organizzare un evento di tale portata, ha contribuito ad avvallare gravissimi atti di violenza, facendo in modo che per molti anni cadesse il silenzio e l’omertà su quei fatti.
E su quei fatti la nostra politica ha sempre fatto a gara per schierarsi, cercando di guadagnare consenso da una parte o dall’altra.
Io da cittadino italiano, non mi riconosco né in quei manifestanti vestiti di nero ed estintori alla mano, né tanto meno in quei poliziotti, spesso aizzati dagli stessi comandanti, che si sono macchiati di reati gravissimi.
A tal proposito in questi giorni ho depositato un’interrogazione nella quale, prendendo spunto dai fatti accorsi il 23 Maggio, sempre a Genova, chiedo al Ministro dell’Interno quando saranno introdotte le videocamere sulle divise della polizia, così come scritto a pagina 43 del Contratto di Governo.
Lui stesso si era dichiarato favorevole a questa misura, che non trova d’accordo solo noi, ma anche i sindacati di polizia, in quanto le telecamere andrebbero soprattutto a beneficio e a tutela delle nostre forze dell’ordine.
