69 vittime erano ragazzi, giovani studenti, impegnati a parlare di politica e di futuro.
Un futuro che gli è stato barbaramente negato.
Ancora oggi risuonano in Europa e nel mondo parole d’odio e intolleranza. Infiammano le piazze del malcontento, alimentano la lotta fra poveri, normalizzano le simpatie naziste.
Da quei tragici fatti la lezione dell’allora primo ministro Stoltenberg: “al male risponderemo con più democrazia”.
Non dimentichiamola, non arrendiamoci.