Sta facendo molto discutere in tutto il mondo alpino, quello svizzero italiano compreso, la vicenda del corridore 26enne, morto a causa dell’aggressione da parte di un orso nei boschi sopra Caldes, in Trentino
Sul fatto che la morte sia avvenuta a causa dell’aggressione del predatore non ci sono più dubbi dopo l’autopsia ordinata dalla Procura di Trento: lo sportivo era ancora vivo al momento dell’aggressione. E questo vuol dire che di fatto si tratta della prima uccisione di una persona da parte di un plantigrado sull’arco alpino da oltre un secolo a questa parte.
Una vicenda che ora potrebbe finire in tribunale. La famiglia del giovane ha infatti annunciato, come già scritto, l’intenzione di denunciare la Provincia autonoma di Trento e lo Stato italiano per aver reintrodotto gli orsi in Trentino.
Ma qual è la situazione in Svizzera e quanto è presente l’orso sul nostro territorio?
Attualmente non è chiaro se vi siano orsi in Svizzera. Gli ultimi avvistamenti noti risalgono infatti al 2022 – spiega alla RSI il direttore del Parco Nazionale Ruedi Haller: “Lo scorso anno sono stati due o tre gli orsi ad aver raggiunto la Bassa Engadina. Un passaggio – va sottolineato – di breve durata: gli animali sono rimasti in territorio retico solo per alcuni giorni”.
E per quanto noto, continua Haller, nel resto della Svizzera questo grande predatore non è arrivato. Gli esemplari che giungono da noi generalmente sono giovani e fanno quelli che possono esser definiti dei viaggi d’esplorazione. “Il territorio all’interno il quale si muovono sono le Alpi centrali e quindi è chiaro che passino anche dalla Bassa Engadina. Sono come dei percorsi tipici dei quali si è a conoscenza, come si sa pure da qual è la regione di partenza degli animali che raggiungono i Grigioni. Sono orsi che partono dal Trentino…”.



