A Roma servizi sociali e sanitari integrati

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Sta entrando nel vivo il percorso di integrazione sociosanitaria dei servizi suggellato con la firma, da parte di Roma Capitale e ASL Roma 1, ASL Roma 2 e ASL Roma 3, dell’Accordo di Programma triennale previsto dalla normativa regionale per la programmazione, l’organizzazione e la gestione dei servizi sociali sanitari integrati.

Sulla base del Piano Sociale Cittadino – documento quadro di riferimento per la programmazione, progettazione e realizzazione del sistema integrato – l’accordo mette in atto la programmazione dei servizi sociosanitari integrati, permettendo una sinergia operativa che rende più efficace l’erogazione di servizi che coinvolgono l’amministrazione comunale e le aziende del sistema sanitario regionale.

Obiettivo dell’Accordo di Programma è definire e attuare un sistema di interventi e servizi capace di soddisfare i bisogni di salute e di protezione sociale delle persone con una visione unitaria, che garantisca, anche nel lungo periodo, il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni previsti.

Per assicurare il necessario raccordo e un costante monitoraggio è stata istituita una Cabina di Regia permanente, composta dalle direzioni degli Enti coinvolti, che in queste settimane sta portando avanti il lavoro di valutazione e approvazione dei primi protocolli operativi che declineranno e garantiranno gestione ed erogazione integrata dei servizi.

In considerazione dei LEA sanitari e degli obiettivi fissati da Roma Capitale all’interno dello schema di Piano Sociale Cittadino 2019-2021, sono stati individuati quattro ambiti sui quali intervenire in modo prioritario, con l’elaborazione dei conseguenti Protocolli d’Intesa e di specifici Protocolli operativi:

– “Accoglienza, valutazione e presa in carico” (Punti Unici di Accesso, UVMD/Equipe integrate, Progetto/Piano individualizzato);

– “Famiglie e persone di minore età” (Centri di I e di II livello per le Famiglie, Rete Antiviolenza, Inclusività in ambito scolastico);

– “Fragilità” (servizi per la domiciliarità, residenzialità e semiresidenzialità, disabilità e fragilità sanitarie);

– “Esclusione sociale” (disagio psichico, dipendenze patologiche, marginalità estreme).

L’accordo prevede l’individuazione di eventuali ulteriori ambiti sui quali elaborare strategie condivise e modalità operative integrate.

Le risorse economiche prevedono un fondo unico di programmazione tra ciascuna ASL e Roma Capitale che sarà ripartito per ciascun ambito distrettuale/municipale insieme alle risorse professionali, strumentali e logistiche necessarie, poste in condivisione.

“Con questo accordo rendiamo concreta l’interazione tra amministrazioni che in ambito sociale e sanitario interagiscono spesso, permettendo ai cittadini di ricevere sia le prestazioni sanitarie che quelle sociali in modo più rispondente ai propri bisogni”, dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi.

“Questo accordo è la dimostrazione di come il Piano Sociale Cittadino sia uno strumento determinante per migliorare la qualità e le modalità di erogazione dei servizi. Grazie a questo accordo con le AA.SS.LL. la rete di assistenza socio-sanitaria sarà resa più funzionale e veloce, a vantaggio di tutti i cittadini. L’ottica è quella della totalità della persona, seguita nella specificità della propria situazione, ma non per singoli aspetti slegati. Vogliamo dare garanzia di percorsi completi e duraturi, anche quando comprendano aspetti diversi del vissuto personale”, afferma l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Veronica Mammì.