A scuola capitava che alcuni compagni di classe alle medie mi prendessero in giro

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Erano sempre pronti a dirmi che ero sbagliata, proprio come mi sentivo.
Ero riservata, timida, davo del lei: devo essere sembrata un tipo strano’. A ricreazione ci scappava il dispetto, lo spintone, lo schiaffo, mentre io avrei solo voluto divertirmi. Me li ricordo benissimo, quei momenti. Succede. Sempre, ancora, in ogni zona e ambiente. Con epiloghi spesso tragici e insensati.
Avevo la fortuna di una famiglia forte e coesa. In quel periodo i miei fratelli maggiori mi sostennero molto, insegnandomi che il rispetto degli altri non deve mai far dimenticare se stessi.”
– Paola Cortellesi