Ad oggi il COVID-19 ha prodotto qualcosa come 2,72 milioni di casi, quasi 95.000 decessi solo in Italia

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Dal punto di vista economico si contano 662mila posti di lavoro persi (fonte INPS) e 4,3 miliardi di euro cassa integrazione erogati.
Stime di Banca Italia parlano di redditi calati del 8,8%.
Il nostro rapporto debito pil in pandemia è passato da 130% al 160%. Circa 121 miliardi di incremento del debito sono risultati necessari per affrontare le conseguenze dell’emergenza.
Sono numeri da bollettino di guerra.
Acuire divisioni, giocare a spaccare, pensare alla politica senza tenere conto di questi numeri e di questa situazione significa aver perso un giro di giostra.
Significa essere fuori dalla storia.
Significa non aver capito le parole e le scelte del Presidente della Repubblica.
Ovvero che il governo “non debba identificarsi con alcuna formula politica”.
Ora la scelta sta a noi su che ruolo giocare : quello di consentire al Paese di ripartire al più presto guardando al futuro
o quello di sbraitare, litigare, dividerci e spaccarci osservando gli altri, quelli dei quali ci siamo sempre detti migliori, spendere i 220 miliardi del recovery plan e smantellare quanto di buono fatto con il Presidente Giuseppe Conte
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Anche i nostri iscritti hanno indicato la via e dobbiamo rispettarla.