Adesso pure Massimo Galli e i virologi

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galli
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Umberto Eco diceva che “il nostro nemico definisce la nostra identità. E quando un nemico non c’è, allora bisogna costruirlo”.
Matteo Salvini in questo è sempre stato il più grande Maestro.
La sua stessa carriera politica è interamente fondata sull’invenzione di nemici da additare al proprio elettorato come causa di ogni male e valvola di sfogo.
Ha cominciato con i terroni, Roma e l’Italia (prima di dire d’essersi sbagliato), poi è stata la volta degli immigrati, dei rom, di Bruxelles, dei tedeschi, i francesi, le banche, gli euroburocrati, i prefetti (li definiva “parassiti” prima di dare loro più potere).
Quindi i nemici sono diventate le ONG, chi salva le persone in mare, gli intellettuali, Roberto Saviano, Laura Boldrini, Michela Murgia, e poi Angela Merkel, Draghi e l’euro (prima di dire d’essersi sbagliato) e così via fino ad arrivare a Conte, Lucia Azzolina e Arcuri.
Provate a togliere dalla storia di Salvini l’odio e la costruzione di nemici sempre nuovi da dare in pasto ai propri elettori, e non vi resterà che un tizio con la felpa che mangia e beve caffè.
Ora, da quando è entrato in maggioranza e non può più additare come nemici quelli che lui stesso sostiene, Salvini – che senza nemici non può esistere – ne ha inventati di nuovi.
Ora è la volta dei virologi.
Perfino di un uomo mite, serio, preparato e che è stato un faro per tutti in questi mesi, come Massimo Galli.
Dice che i dovrebbero stare zitti, che creano confusione.
E lo dice lui. Lui!
Lui che per mesi ha fatto dirette e post su De Donno illudendo milioni di italiani che esistesse una cura miracolosa, il plasma iperimmune, la cui efficacia ancora oggi non è stata provata. Anzi: è stato provato l’esatto contrario.
Lui che avrà pubblicato decine e decine di post con le dichiarazione dell’infettivologo Matteo Bassetti ogni volta che quest’ultimo dicesse qualcosa contro il governo.
Lui che si presentava ai convegni di negazionisti e riduzionisti, invitando milioni di italiani a stringersi la mano e diceva “io la mascherina non la metto”.
Lui che per mesi, dopo aver abbandonato il plasma iperimmune, ha iniziato a dare spazio alla teoria dell’idrossiclorochina, facendo credere che fosse questo il nuovo miracolo.
Lui che tutto quest’anno i virologi li ha scelti e fatti parlare sulle sue pagine, lui che ha illuso milioni di italiani con cure miracolose rivelatesi sempre infondate, oggi viene a dire che i virologi confondono i cittadini?
Ma sul serio? Sul serio?
Testo di Emilio Mola