ALTRI 40 MILIONI DI EURO DI DEBITI SULLE SPALLE DEI MOLISANI, UNA VERGOGNA!

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Sono le 2 e 20 del mattino e abbiamo appena finito i lavori in aula

Abbiamo difeso come sempre i vostri interessi. Sono amareggiato e deluso perché nonostante il tentativo continuo di far capire un maniera pacata le nostre e le vostre ragioni, non c’è stato verso. Siamo di fronte ad una riedizione in salsa molisana del gioco delle tre carte. Con questa maggioranza infatti non c’è limite al peggio: ai 500 milioni di euro di disavanzo già emersi in questi giorni, un nuovo mutuo ne aggiungerà sicuramente altri 40.
È una vergogna. Anche perché si tratta di un mutuo con ‘delega in bianco’ che addossa questo nuovo debito ai molisani senza specificare il piano di investimenti che si vuole perseguire a priori, ma facendo unicamente riferimento ad una fantomatica priorità riservata agli enti locali. Come a dire: ci potremmo rifare qualche strada, ma decideremo in seguito come utilizzare realmente questi soldi.

Per un atto di questo tipo era imprescindibile il parere dei revisori dei conti.

“E io pago”, direbbe Totò. Infatti, a pagare saranno sempre loro: i molisani. E i costi della politica intanto restano altissimi. Mentre vengono ignorati ancora una volta tutti i nostri tentativi di far ragionare la maggioranza su importanti obiettivi come la transizione ecologica, la digitalizzazione, la promozione dell’economia circolare, il sostegno alla cultura e la valorizzazione del turismo sostenibile.
Tutto caduto nel vuoto di una maggioranza senza idee. Siamo di fronte a chi se ne infischia dell’assenza in Molise di un Piano discariche, di un Piano paesaggistico, dei regolamenti attuativi del Piano energetico e tanto altro. Tutte cose che impattano e non poco sugli investimenti, che di conseguenza poggiano su un vuoto politico sconcertante.

E sono stati in grado di peggiorare persino la riforma del Trasporto pubblico locale, facendo un clamoroso passo indietro sul gestore unico.
Io ad ogni modo non smetterò mai di battermi per la mia amata terra, ma oggi non mi resta che constatare che il suo futuro sia davvero l’ultima delle preoccupazioni per questi signori.