ALTRO CHE ANNO DELLA RIPARTENZA!

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AGLI IMPRENDITORI CHIUSI PER LEGGE (ANZI PER DPCM) LE CARTELLE ESATTORIALI, AI BOSS IL REDDITO DI “DELINQUENZA E NULLAFACENZA”

IVANO TONOLI, SEGRETARIO POLITICO DEL PARTITO UNIONE CATTOLICA: ALTRO CHE ANNO DELLA RIPARTENZA! QUESTA E’ LIMITATA SEMMAI ALLA RIPRESA DELLE SPEDIZIONI DI QUASI UN ATTO DI INGIUNZIONE, FERMO O PIGNORAMENTO – DA PARTE DEL PREMIER CONTE E DEL MINISTRO GUALTIERI – PER OGNI CITTADINO ITALIANO, NEONATI E ULTRACENTENARI COMPRESI

MENTRE IL GOVERNO GRILLOCOMUNISTA SI ACCANISCE CONTRO LE STESSE AZIENDE CHE HA COSTRETTO A UN ANNO DI INATTIVITA’, E MENTRE VIENE DI FATTO PROROGATO L’EFFETTO DELLA LEGGE FORNERO CONTRO LE PENSIONI DELL’EX CETO MEDIO, CON RISPARMI BIENNALI SOTTO I 5 MILIARDI DI EURO, SI MOLTIPLICA LO SCANDALO DEL SUSSIDIO GRILLINO, COSTATO NEL COMPLESSO 26 MILIARDI DI EURO, PERCEPITO DA DIVERSI CAPI MALAVITOSI CONCLAMATI TRA CALABRIA E SICILIA ANCORA FINO ALLO SCORSO DICEMBRE

Agli imprenditori, fatti chiudere per legge (anzi per DPCM, quanto di più incostituzionale possa esistere), le cartelle esattoriali – il cui invio a partire da domani sarà la sola ripartenza fra tutte quelle finora annunciate dai grillocomunisti con vacuo autotrionfalismo; ai boss e ai trafficanti, invece, il reddito di “deliquenza e di nullafacenza”, come è stato confermato dalle risultanze delle attività di indagine e investigative condotte dal coraggioso e meritorio lavoro delle forze dell’ordine e di polizia giudiziaria con due distinti interventi in Sicilia e in Calabria ancora nello scorso mese di dicembre.

I giallorossi non potrebbero fare o lasciare presagire di peggio per questo inizio di 2021 che, mentre nel resto dell’Europa e del Mondo segna – pur ancora tra molti distinguo e problemi irrisolti – un accenno di ripresa e di fiducia, per gli Italiani coincide con la prosecuzione dell’incubo pandemico e con la riesplosione, a un livello di detonazione mai visto prima, di quello fiscale ed esattoriale.

Con la ulteriore differenza che, se precedentemente allo scoppio del covid-19 i crediti erariali non più esigibili ammontavano a oltre 640 miliardi di euro, per ammissione stessa dell’Agenzia delle entrate Riscossioni (la ex EquItalia rediViva, in mano agli uomini della finta opposizione interna di Renzi che l’hanno abolita solo sulla carta per renderla più aggressiva e spietata contro i contribuenti già tracciati e tracciabili dal Fisco), adesso, con la sopraggiunta cessazione di 305.000 aziende nel corso del 2020, le somme fiscali irrecuperabili saliranno almeno di ulteriori 40 miliardi.

In pratica, l’equivalente dell’inutile manovra finanziaria giallorossa in vigore da Capodanno per il 2021, che fraziona allo spasimo e all’inverosimile i micro-bonus anziché puntare sul rafforzamento e sulla semplificazione amministrativa delle sole due misure di politica industriale veramente funzionanti, ossia il super-eco-bonus del 110% e l’industria 4.0.

Si è parlato nelle scorse settimane di Milleproroghe: ne sarebbe bastata una solamente, ossia il blocco dell’invio di questa scandalosa massa cartacea ed epistolare che, alla vigilia della oramai inevitabile terza ondata della pandemia, creerà problemi enormi e non governabili, ai limiti della guerra civile, di ordine sociale e pubblico: con buona pace delle regole in materia di distanziamento che vanno applicate con rigore nei confronti del Contribuente, al quale va impedito di continuare a lavorare e a trarre un reddito dal proprio onesto lavoro, ma possono essere tranquillamente derogate e disattese dallo stesso governo quando ciò corrisponda a un interesse del Fisco a far pervenire le voraci raccomandate ingiuntive.

Sospendere l’invio di cartelle e atti esattoriali, che compresi i neonati e gli ultracentenari raggiungeranno in pratica ciascuno di noi, ciascun Italiano, rappresenterebbe non solo e non soltanto un atto umanitario nell’attuale protratta contingenza economica avversa, ma creerebbe inoltre, ovviamente in vigenza di un altro ben più autorevole governo che avesse debellato e cancellato i virus e le tossine del populismo pauperista della sinistra ex Pci e grillina, le basi per avviare la sperimentazione della Seconda Possibilità per consentire al più ampio numero possibile di Imprenditori e di Lavoratori autonomi e dipendenti di reinserirsi con convenienza e successo nei circuiti dell’economia emersa e regolare.

Assurdo che tale Seconda Possibilità venga con ostinazione negata a chi per più generazioni, e fino a quando gli è stato possibile e consentito da leggi non oppressive dello Stato, ha sempre contribuito al benessere sociale e collettivo, mentre rimangono molte e troppe le possibilità di cui quelli che dovrebbero essere i veri nemici delo Stato, ossia boss e trafficanti di morte, continuano a beneficiare grazie ai provvedimenti vergognosi del Conte 1 e 2.

La conferma, semmai ancora ve ne fosse stato il bisogno, arriva dagli esiti delle attività con cui gli Agenti delle forze dell’ordine e di polizia giudiziaria, ai quali vanno il plauso e la gratitudine di tutti noi, hanno individuato, nel corso di due diverse operazioni rispettivamente condotte in Calabria e in Sicilia nel corso del mese di dicembre appena passato, nel complesso oltre una trentina di pericolosi soggetti tra pluripregiudicati e capi malavitosi conclamati nel novero degli indisturbati e placidi percettori del “reddito” tanto caro ai vari Grillo, Conte, Di Maio, Bonafede e Casalino.

Un bilancio negativamente di tutto rilievo, che si somma alle centinaia e centinaia di scandali analoghi già affiorati in tutta Italia ma che, ciò nonostante, non sono ancora riusciti a far cambiare idea ai giallorossi sulla necessità di scongiurare la dilapidazione di 26 miliardi di euro, in parte finanziati con la persecuzione fiscale ed esattoriale dell’ex ceto medio produttivo, in altra parte ottenuti attraverso risparmi biennali da 5 miliardi di euro derivati dalla protrazione di fatto degli effetti nefasti e funesti della legge Fornero con il blocco della rivalutazione delle pensioni dei nonni chiamati, magari nella malattia del covid-19, a farsi carico dei figli e dei nipoti disoccupati.

Che strani questi “Robin Hood” del neopauperismo grillino: tolgono al nonno pensionato per dare ai boss e ai picchiatori killer del giovane Willy Montero, un ragazzo pacifico e indifeso il cui nome è stato troppo in fretta dimenticato, forse proprio in conseguenza delle attività investigative che avevano fatto emergere il particolare sul sussidio di finta cittadinanza di cui godevano quei violenti bulli assassini amanti della bella vita illegale pagata con i soldi trattenuti sulle pensioni dei nostri padri e dei nostri nonni e sui redditi dei lavoratori italiani e stranieri regolari.