Ue, Toia: Lega e M5S condannati alla marginalità a Strasburgo, altro che rivoluzione

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Altro che rivoluzione sovranista, il nuovo sondaggio dell’Europarlamento rivela che gli eurodeputati della Lega e dei loro alleati che saranno eletti al prossimo Parlamento europeo sono destinati a essere marginali e a non toccare palla su tutti i dossier importanti che saranno affrontati nella prossima legislatura e che riguardano l’Italia, dall‘immigrazione alla riforma dell’eurozona. Si prevede che il gruppo parlamentare formato da Salvini e Le Pen si fermerà all’8,3% del futuro Parlamento, e che non sarà in grado di formare una maggioranza neanche alleandosi con i Popolari. Ancora peggio il M5S che non si sa neanche se riuscirà a formare un gruppo autonomo o dovrà tornare da Farage con il cappello in mano.

L’unico risultato concreto sarà che, per la prima volta nella storia europea, l’Italia non avrà eurodeputati espressione delle forze di governo nella maggioranza del Parlamento di Strasburgo che dovrà ratificare le massime cariche dell’Ue e che prenderà le decisioni più importanti nei prossimi cinque anni. Se a questo si aggiunge che gli alleati della Lega sono quelli più ostili all’Italia su immigrazione e conti pubblici non è difficile prevedere che la prossima legislatura sarà molto difficile per il nostro Paese. Sono in gioco gli interessi italiani ma anche quelli di tutti gli europei perché un’Unione europea senza l’Italia è squilibrata e disfunzionale”. Lo ha dichiarato Patrizia Toia, capodelegazione degli eurodeputati Pd e candidata alle elezioni europee.