Ambulanti, Rampelli: vicini a categoria

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Raggi rispetti la legge nazionale e faccia retromarcia

“Quella degli operatori del commercio su area pubblica, oggi in protesta sul Gra e a piazza della Repubblica, è certamente una reazione esasperata, ma l’arroganza della sindaca Raggi era e resta smisurata. Vederla supina mentre il governo la umilia destinando a Roma, fino al 2026, 500 milioni comprensivi delle risorse straordinarie per l’Anno santo del 2025 e accanirsi invece contro gli ambulanti contravvenendo una legge nazionale che prevede la proroga delle concessioni al 2032 è surreale.

Se si sente così forte metta questa forza in campo per difendere Roma dal disconoscimento da parte dello Stato italiano delle sue funzioni primarie e dai servizi essenziali che è obbligata a erogare a un milione di persone, più i turisti, che si precipitano nella capitale quotidianamente. E lasci stare i commercianti su aree pubbliche che hanno condottò per anni una battaglia contro la direttiva Bolkestein per difendere il loro diritto a programmare il proprio lavoro e a non subire la concorrenza sleale di altri competitori nazionali ed esteri.

Ci vuole veramente cinismo per mettere a bando in un momento così difficile per l’economia e il lavoro, contro la legge, le licenze degli ambulanti. Anziché aiutarli e sostenerli già penalizzati dall’emergenza Covid – vedono messo a rischio il futuro di 12mila famiglie. Le regole vanno rispettate e per questo avevamo già presentato un’interrogazione parlamentare. Raggi faccia retromarcia e rispetti le indicazioni del Parlamento”.

È quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.