Aprite, aprite

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bassetti

Il capitone attacca il ministro della Salute Speranza, quindi attacca il governo di cui il suo stesso partito fa parte, al grido di aprire tutto e subito. Cosa spinga questo eminente esponente del nulla intellettuale, ad agire in questo modo, è facilissimo individuarlo: uno squallido sciacallaggio, un lurido accattonaggio elettorale, un calcolo politico degno di un verme. Ha già dimostrato che della salute delle persone gli interessi relativamente, o meglio gli interessi quanto gli interessa leggere Schopenhauer, cioè nulla (salvo citarlo senza sapere chi sia e scrivendone male il nome, se dovesse servirgli per aumentare l’audience sulla rete).
Il risultato dei suoi schiamazzi non si è fatto attendere. Minacce di morte al Ministro Speranza, scontri di piazza (con soddisfatte e felici infiltrazioni dei gruppi della destra estrema) e proteste più o meno pacifiche in tutta Italia.
Qualcuno prima o poi dovrà dire qualcosa a questa iattura vivente, a questa malattia che ha deciso di infettare la nostra politica, che così non si fa, che se si facesse come vuol fare lui (chi sia riuscito a capirlo) adesso si aprirebbero negozi, bar e ristoranti, seguiti a ruota da terapie intensive prima e cimiteri poi. Ciò che trovo, francamente, inspiegabile oltre che insopportabile, che nessuno lo faccia presente a questa improbabile controfigura dell’intelligenza. Che nessuno glielo dica in maniera ferma, assertiva che stia scherzando con il fuoco. Che non lo scriva nessun giornale, che non lo dica nessun talk. Un silenzio inspiegabile, anche da parte dello stesso Draghi.
Su Draghi poi, c’è da aprire un capitolo a parte: trovo irritante, indignante il suo silenzio sulle minacce rivolte a Speranza. Neanche una parola di appoggio, un fiato per ribadire la sua vicinanza al Ministro, che pure lavora per il governo che presiede, nessuna dimostrazione di solidarietà. C’è da chiedersi di che cosa sia fatto quest’uomo, se sia veramente umano. Di sicuro i suoi atteggiamenti mi riempiono di dubbi sull’esistenza o meno di qualità umana, oltre alle qualità contabili che gli vengono riconosciute.
Invece di stigmatizzare l’atteggiamento del capo comico della lega, la Panella continua ad invitare Bassetti che ha sbagliato tutte le previsioni possibili e che vuole vendere il suo libro fra i leghisti. Pure lui parla di aperture e non è la prima volta. Fossero stati lui e Salvini a decidere, avremmo fatto la fine del Brasile di Bolsonaro. Sempre aperto tutto, oggi 4.500 morti. Una strage ordinata da chi dovrebbe difendere la salute dei cittadini. Ma tant’è questi sono i sovranisti. E mentre in Francia, Germania ed in mezza Europa si fanno lockdown molto più duri del nostro, quella tragedia della normalità intellettiva residente in Italia, continua a rompere i cabasisi.
In un paese normale Bassetti ed il capitone si nasconderebbero. Noi purtroppo di normale non abbiamo nulla e siamo condannati a sentire e sopportare le loro cacofonie perfino amplificate.
Giancarlo Selmi