Aumento tariffe ATM. Il Partito Comunista Milano contro la mossa pro-privatizzazione del Sindaco Sala

0
72

L’aumento della tariffazione #ATM in vigore dal 15 Luglio decisa dalla giunta #PD è un tassello di una manovra più vasta, che porterà alla totale privatizzazione del sistema di trasporto pubblico dell’intero bacino dell’Area Metropolitana di Milano, che comprende Milano, Monza, Pavia e Lodi.
Dopo gli aumenti decisi nel 2011 dalla giunta #Pisapia, la predisposizione del nuovo Sistema Tariffario Integrato del Bacino di Mobilità rappresenta una mossa propedeutica alla privatizzazione totale attraverso la creazione di #MilanoNext, consorzio tra ATM, BusItalia (FS), HitachiRail, A2A, Commsconn Italia e IGP Decaux, dal momento che mira ad estendere oltre i confini comunali l’attività dell’azienda attraverso l’omogeneizzazione delle tariffe. Una privatizzazione che verrà fatta pagare ai cittadini, con l’abile mossa di ridurre la tariffazione di 0,50 cent per i 19 Comuni di cintura per comprare il consenso politico dei residenti ‘extraurbani’ e aumentarla dello stesso importo per i residenti del Comune di Milano.
L’aumento delle tariffe, semplicemente, non ha ragione di esistere o, almeno, non per i motivi declamati da Sala. L’ATM era ed è perfettamente in grado di soddisfare il proprio fabbisogno, dal momento che gli utili di #ATM, dai tempi del primo rincaro del 2011, vengono devoluti alle casse del Comune di Milano per scopi diversi da quelli del potenziamento del trasporto pubblico.
La realtà è invece un’altra. La Giunta ha già deciso che il prossimo affidamento del servizio di trasporto pubblico dovrà svolgersi attraverso gara, e non con affidamento diretto ad Atm, di sua proprietà, che ha già dimostrato ampiamente di essere in grado di svolgere il compito. La dice lunga il tentativo di due anni addietro del Sindaco di fondere ATM con Trenord (consorzio regionale in cui è presente FS), stroncato nel 2018 dalla rimozione dell’AD di Fs Mazzoncini. Il killer torna sul luogo del delitto.
E allora via con MilanoNext, in cui oltre a FS ci sono anche le multi-utility dell’acqua e dell’energia (A2A). E a quel punto, il pubblico dovrà farsi carico delle perdite, e i privati incamereranno gli utili di gestione.
Sala brinda. Vince il modello EXPO.