BERLUSCONI AL QUIRINALE, SALVINI PREMIER

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Salvini vedrebbe di buon occhio Berlusconi come Presidente della Repubblica. Già, altro che in galera, al Quirinale. Berlusconi garante della Costituzione repubblicana così in un colpo solo l’ex Cav. tornerebbe una persona perbene perseguitata della giustizia politicizzata, la trattativa stato-mafia tornerebbe ad essere una bufala come del resto il conflitto d’interessi mentre Ruby resterebbe la nipote di Mubarak. Dallo stallo alla stalla. Era da tempo che Salvini non ne sparava una delle sue. Eccoci accontentati. Del resto son giorni caotici per il leader padano. Grazie al genio del suo omonimo, la testa dell’odiato avvocato Conte potrebbe rotolare giù da Montecitorio da un momento all’altro. Odore di pieni poteri. Quando meno se l’aspettava. Già, tutti al voto e pure subito. In piena pandemia. Serve un governo di capaci altro che balle. Un governo che sappia aprire ma anche chiudere ma anche riaprire. A colpi di tweet. Un governo che sappia mettere la mascherina alla scienza e compilare con cura le tabelline. Modello Lombardia. Classi dirigenti d’eccellenza. Già, stringiamo a coorte, Salvini chiamò. Il popolo sovrano non mancherà questo appuntamento col destino. Berlusconi Presidente della Repubblica, Salvini Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni alla Farnesina come ambasciatrice del pesce nostrano nel mondo. In nome del cambiamento, in nome di un’Italia finalmente sovranista. Protetta da blocchi navali e da filo spinato lungo i suoi sacri confini. Compatta più che mai attorno ai suoi integerrimi sovrani. Credere, ubbidire e combattere per bloccare l’invasione degli abissini ma anche dei barbari europei. Certo, siamo sull’orlo del baratro e ci servono disperatamente i soldi del Recovery trovati da quell’avvocato incapace di Conte, ma niente panico. Ci penserà il futuro Presidente della Repubblica Berlusconi a tenere buoni rapporti con quella culona inchiavabile della Merkel a suon di cucù. Una volta intascati i soldi faremo il gesto dell’ombrello e passeremo all’Italexit e poi pure alla Padaniaexit. Sogno proibito leghista a cui il futuro Premier padano ha consacrato anni della sua onorevole carriera. Anche per le grane giudiziarie ci penserà il Quirinale. Già, insabbiando tutto. Il futuro Presidente della Repubblica Berlusconi si libererà finalmente da tutti i processi che lo perseguono ingiustamente da decenni e anche la Lega potrà tirare un sospiro di sollievo. Gli inquirenti che la accerchiano dovranno mollare l’osso e le scampagnate moscovite ma anche brianzole rimarranno tali. Dalle stalle alle stelle. Roma tornerà caput mundi. Che il resto del mondo vada a farsi fottere ma senza sciupare le buone amicizie. Tipo quella con la Russia di Putin. Idolo di Salvini e amico personale del futuro Presidente della Repubblica Berlusconi. Un Putin che ha appena sbattuto in galera Navalny tornato in patria dopo l’avvelenamento. I famosi democratici a targhe alterne. Gocce nei bicchieri di vodka e botte da orbi e arresti di massa per chi osa pensarla diversamente. Dopo anni di pellegrinaggio sulla Piazza Rossa, Salvini potrà entrare al Cremlino dal portone principale. A braccetto col vecchio Silvio. Scherzando sui bei tempi del bunga bunga e del grande Milan. Quanto all’altra parte dell’oceano la situazione si preannuncia meno rosea. Nonostante Salvini gli abbia fatto campagna elettorale indossando la sua mascherina, Trump se l’è preso in quel posto anche se non lo vuole ammettere. Proprio come fece il futuro Presidente della Repubblica Berlusconi in passato. Denunciando brogli a vanvera nella speranza di sovvertire il risultato elettorale. I famosi liberali a targhe alterne. E che dire della marmaglia violenta che ha vandalizzato il parlamento a stelle strisce. Che dire di un paese in macerie e sull’orlo di una guerra incivile. Davvero un pessimo spot per il sovranismo. Meglio far finta che quello nostrano sia tutt’altro. Già, destra tutto sommato digeribile e che non esaspererà le divisioni di una società sempre più complessa e già allo stremo. Meglio far finta che isolarsi in Europa mentre ci sta salvando non sia quella assurda idiozia che appare. Meglio far finta che isolarsi in un modo sempre più interconnesso non sia quella pericolosa idiozia che appare. E poi, se qualcuno avesse ancora qualche titubanza potrà sempre affidarsi al futuro Presidente della Repubblica Berlusconi.

Tommaso Merlo