BRIATORE: SIAMO NELLE MANI DI UN GOVERNO DI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO

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L’Italia è un paese che è in mano ad una banda di dilettanti allo sbaraglio, anzi, siamo precisi, più sei incapace, più fai strada. Questo è il pensiero di Flavio Briatore intervistato a RadioRadio

“Penso che noi siamo un paese di incapaci. Abbiamo dei governanti che sono completamente dilettanti allo sbaraglio. Questi qui cominciano a parlare di 300 consulenti. Come si possono coordinare 300 persone? Ce ne vogliono altre 50 per coordinarne 300. Per il turismo, che è la più grossa azienda italiana, la Francia ha investito 25 miliardi di euro, la Germania 30 , noi ne abbiamo stanziati 3! Ormai non mi arrabbio più perché è una roba indecente. Noi abbiamo un professorino, che si chiama Conte, che improvvisamente ha fatto tutti questi decreti mettendo dei commissari. Siamo l’unico posto dove le mascherine non c’erano e le abbiamo pagate di più del valore di mercato. La nostra è una meritocrazia all’incontrario. Più sei debole e più hai incarichi in Italia. Perché vediamo che Arcuri ormai ha il mandato su tutto. Quando uno non fa bene delle cose, nel mondo economico normale, viene licenziato. Invece no, nella politica più fai male e più hai delle medaglie. Hanno tagliato i parlamentari e adesso mettono 300 consulenti? Non c’è né capo né coda. Nessuno di loro prima di diventare ministro aveva un lavoro. Uno è stato ministro del lavoro come primo lavoro, una carriera fantastica.

L’idea loro è sempre quella di avere il reddito di cittadinanza che è il più grosso scandalo mai visto. Se tu parli in Europa di questa roba non riescono a capirla. I ragazzi giovani non hanno più motivazioni. L’unica motivazione non è il lavoro, ma fare la coda davanti all’Inps per avere il reddito di cittadinanza. Per i giovani il Governo non ha fatto niente. Dovevano dare questi soldi alle imprese che avrebbero assunto i ragazzi alle stesse condizioni, ma almeno li controllavano. Ormai al sud è impossibile trovare ragazzi che vogliono lavorare, perché guadagnano di più a fare nulla”.