Buco da 51 milioni nella spesa sanitaria

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Conca (M5S): “Emiliano continua a ignorare

le nostre proposte per ridurre gli sprechi”

“Mentre leggiamo dai giornali che la Puglia continua ad accumulare perdite per quello che riguarda la spesa sanitaria, Emiliano continua a non fare niente per ridurre gli sprechi, ignorando tutte le nostre proposte, che avrebbero potuto davvero far risparmiare i pugliesi”, così il consigliere del Movimento 5 Stelle Mario Conca, commentando il dato sulla spesa farmaceutica ospedaliera e territoriale che ha sforato il tetto massimo per oltre 51 milioni di euro.

“”In Puglia non ci si preoccupa, anzi si continua a sprecare a più non posso. Eppure, per uscire dal piano di rientro la regione dovrà dimostrare di avere sotto controllo la spesa per il 2019, siamo curiosi di sapere in che modo. Se si ripercorrono – continua il consigliere – le orme dell’anno scorso, certo non possiamo fare sonni tranquilli: infatti, nulla è stato fatto per rientrare, quando sarebbe bastato applicare, per esempio, l’articolo 8 lettera c della Legge 405/2001 che prevede le dimissioni protette con l’erogazione diretta del primo ciclo di cura e che avrebbe portato un risparmio di oltre 50 milioni. Non solo: nulla, o pochissimo, è stato fatto per limitare i furti – incalza Conca – rendendo obbligatori armadietti e carrelli elettronici. Zero assoluto anche per quello che riguarda l’erogazione di cannabinoidi: da anni chiediamo di aprire i laboratori galenici all’interno delle farmacie territoriali che permetterebbe di risparmiare più di 2 milioni l’anno, ma ancora non è stato fatto nulla. Per non parlare delle gare centralizzate sui farmaci, tutte al palo per l’incapacità di Innovapuglia e di Emiliano, che ora chiede aiuto al Piemonte. Nulla è stato fatto per evitare la potenziale “collusione” tra alcuni medici di medicina generale, alcuni pediatri di libera scelta e alcune farmacie, che varrebbe svariati milioni di euro l’anno”.

Per tutta la legislatura, il Movimento 5 Stelle ha avanzato proposte che non sono state accolte:

“Ho suggerito al governatore e a Ruscitti, nel febbraio 2017, l’introduzione dell’obbligatorietà della lettura congiunta della tessera sanitaria e della ricetta dematerializzata per l’erogazione dei farmaci, al fine di evitare prescrizioni all’insaputa degli assistiti e a danno della collettività. Sono cadute nel vuoto le nostre mozioni tese a contenere la spesa sanitaria e le nostre proposte di legge per la riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza che da sola farebbe risparmiare a regime 100 milioni di euro. Abbiamo anche presentato un’altra proposta di legge tesa ad avviare un progetto pilota per la sterilizzazione on-site dei rifiuti speciali sanitari ospedalieri, un modello, già in uso da anni all’ospedale Panico di Tricase, che se esteso a tutte le aziende sanitarie ci farebbe risparmiare circa 10 milioni di euro all’anno, oltre a contenere infezioni. Denaro che potrebbe essere utilizzato per abbattere il superticket. Eppure nulla di quello che abbiamo proposto è stato accolto, meglio continuare negli sprechi senza fine della sanità a firma Emiliano”.