Cambiano i governi, rimangono le polemiche sul codice degli appalti

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benifei

Sempre le stesse critiche, sempre la stessa proposta shock: cancellare il codice. Cosa che, naturalmente, è impossibile perché gran parte del codice viene dalle direttive europee ed è lì perché le regole servono.
Oggi, addirittura, Salvini dice che siamo noi del PD a volerlo abolire, dimostrando di non aver capito il problema. Il Partito Democratico
si impegna per avere più semplicità e meno burocrazia, da sempre e a maggior ragione adesso che dobbiamo mettere in campo un Piano di Ripresa imponente. E anche sul codice degli appalti vale la stessa regola: alcuni passaggi delicati sulla riforma sono la diminuzione del numero delle stazioni appaltanti e la revisione delle modalità di selezione delle imprese, in modo tale che efficienza e tempi certi non siano in contrasto con trasparenza e concorrenza. Temi difficili, che richiedono concretezza. Insomma, serve lavorare per il bene dell’Italia, non la solita propaganda leghista.