Caporalato: basta sfruttare i lavoratori dell’agricoltura

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Il caporalato uccide la dignità umana e distrugge il lavoro sano. Non si può morire per due euro l’ora o vivere in condizioni disumane per lavorare, non possiamo permetterlo e continueremo a fare di tutto per contrastare questo fenomeno odioso. Oggi il nostro piano contro il caporalato e per un lavoro di qualità in agricoltura, che spero possa essere un esempio per tutta l’Italia, entra nel vivo. Due le azioni principali: l’incontro trasparente tra la domanda e l’offerta di lavoro e i trasporti gratuiti per i lavoratori agricoli.

Nuovi sportelli dedicati all’agricoltura nei centri per l’impiego del Lazio: sono rivolti sia a lavoratori agricoli e che alle imprese. Nei cpi di Latina, Formia, Fondi, Sezze e Cisterna di Latina (aperti dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 16:30), i lavoratori possono registrarsi e dichiararsi disponibili a ricevere offerte di lavoro. Le aziende agricole, dall’altra parte, possono far riferimento agli sportelli regionali per reperire manodopera secondo il proprio fabbisogno.

La nuova App, ‘Fair Labor’, grazie alla quale gli sportelli e gli elenchi di prenotazione diventano virtuali e sono operativi 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. È consultabile in 4 lingue oltre all’italiano: inglese, francese, rumeno e punjibi. Con la App, il singolo lavoratore si iscrive automaticamente alle liste di prenotazione dei cpi. Se un datore sceglie la sua figura professionale, avverrà uno scambio di dati per permettere all’impresa di contattare il bracciante.

Trasporto pubblico verso e da i campi. Da oggi, grazie alla partecipazione attiva di Cotral, i lavoratori con un contratto, possono ricevere dai cpi la ‘Tessera personale di libera circolazione’ per viaggiare gratuitamente sui bus Cotral in tutta la provincia di Latina. Dall’8 luglio, inoltre, saranno attive altre linee di trasporto locale che riguarderanno i comuni di Latina, Sabaudia, Terracina e Pontinia. L’elenco dettagliato, anche con i recapiti per la richiesta di maggiori informazioni, saranno disponibile sul sito regione.lazio.it/stopalcaporalato.

Nelle prossime settimane, inoltre, sarà attivato il servizio di mediazione culturale multilingua nei centri per l’impiego e. Infine, a fase sperimentale avviata, verranno introdotti incentivi all’assunzione per le aziende iscritte agli elenchi di prenotazione regionali e saranno organizzati corsi di formazione mirata per i lavoratori.

L’obiettivo di questi interventi, finanziati con 500 mila euro del bilancio regionale, è contrastare lo sfruttamento, in difesa dei lavoratori e a tutela delle aziende sane, introducendo meccanismi virtuosi e facilitazioni.