Cartabia: “Post-Covid priorità giovani, non cedere a paura”

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La presidente emerita della Corte Costituzionale, Marta Cartabia, in una intervista ad ‘Avvenire’ sottolinea: “Che i diritti e le libertà individuali siano limitati e limitabili non è una novità. Alla vigilia della pandemia eravamo immersi in una cultura segnata da un eccesso di individualismo alimentato dall’illusione della autodeterminazione e della libertà assoluta del singolo. La pandemia ha riportato in primo piano l’esistenza della realtà che non è mai totalmente sotto il nostro controllo. C’è un noi, oltre che un io. Per questo, nella vita sociale le libertà non sono mai assolute” ha aggiunto. Quali priorità vede come più urgenti? “Penso soprattutto alle giovani generazioni. C’è un’emergenza sanitaria che sta portando con sé, oltre che una crisi economica, un’emergenza esistenziale, forse anche spirituale, che non deve essere sottovalutata. Viviamo nell’incertezza, esposti a variabili indipendenti dalla nostra volontà e questo genera paura, ansia. Dobbiamo prevenire un secondo spillover della malattia, che dopo aver colpito l’umanità nel corpo non ne intacchi l’animo”. Di che cosa hanno più bisogno i giovani? “Iniziamo a dire di che cosa non hanno bisogno. In un momento della storia non meno drammatico del nostro, Roosevelt nel suo discorso di insediamento si rivolgeva alla popolazione dicendo che ‘l’unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa’. È la paura che può bloccare, paralizzare e infine deprimere”.