Conciliatore Bancario Finanziario di Chiara Mancini

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beppe ghisolfi

(Presidente del Consiglio del Conciliatore Bancario Finanziario)

Tratto da “ Lessico Finanziario “ di Beppe Ghisolfi – ARAGNO Editore

Il Conciliatore Bancario Finanziario è un’associazione senza finalità di lucro costituita nel 2005 con l’obiettivo di diffondere l’utilizzo degli strumenti di soluzione delle controversie alternativi alla giustizia ordinaria; la struttura è specializzata nelle controversie in materia bancaria, finanziaria e societaria. All’Associazione – nata su iniziativa dell’ABI – aderiscono circa 730 intermediari: le banche, importanti finanziarie, Poste Italiane, nonché associazioni del settore finanziario, quali ANIA, Assogestioni, Federcasse, Assifact, Assilea, Assofin, Assoreti e Assosim. L’Associazione ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica.
Il Conciliatore Bancario Finanziario svolge principalmente cinque forme di attività. La prima consiste nel gestire il servizio di mediazione. Nel nostro ordinamento la mediazione è regolamentata da una normativa contenuta nel D.Lgs. n. 28/2010 relativo alle controversie in materia civile e commerciale. Il Conciliatore Bancario Finanziario ha ottenuto l’autorizzazione a svolgere tale attività dal Ministero della Giustizia ed è iscritto nel registro degli “organismi di mediazione” tenuto dallo stesso dicastero. La peculiarità della scelta effettuata dall’Associazione è quella di aver creato un “organismo” specializzato in materia bancaria, finanziaria e societaria, nel convincimento che l’elevata specializzazione consenta di fornire agli utenti un ser- vizio in grado di rispondere meglio alle loro esigenze, soprattutto quando, come nel caso di specie, la materia oggetto delle controversie si caratterizza per un significativo tecnicismo che – in quanto tale – richiede specifica professionalità. Tale esigenza ha comportato la necessità di procedere ad un’accurata selezione dei “mediatori”, soggetti che – oltre ad assicurare indipendenza e neutralità – sono stati individuati tra i professionisti esperti nelle materie in cui opera l’organismo. Attraverso l’attività del proprio organismo, l’Associazione gestisce le domande di mediazione che provengono dalla clientela o dagli intermediari e promuove incontri con le parti attraverso i quali un professionista appositamente incaricato – il mediatore – tenta di facilitare il raggiungimento di un accordo sulla controversia sorta tra tali parti. La seconda attività svolta dal Conciliatore Bancario Finanziario è relativa ad un particolare ruolo rivestito nel procedimento ABF. Occorre premettere che nel 2009 la Banca d’Italia ha istituito l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), sistema stragiudiziale di soluzione delle controversie in materia bancaria tra clienti e intermediari, finalizzato ad ottenere una decisione da parte di un Collegio giudicante composto da esperti della materia. Nell’ambito di tale sistema, il Conciliatore Bancario Finanziario ha ottenuto dalla Banca d’Italia il riconoscimento di “associazione degli intermediari”, riconoscimento che impegna l’Associazione ad una serie di adempimenti, tra i quali è prevista la designazione di alcuni membri dei Collegi giudicanti dell’ABF. L’Associazione svolge altresì una funzione di raccordo tra gli Uffici reclami degli intermediari e le segreterie tecniche dell’ABF istituite presso la Banca d’Italia, effettuando un lavoro di controllo della completezza e regolarità formale della documentazione che gli intermediari inviano ai Collegi giudicanti nell’ambito del procedimento stragiudiziale instaurato. Inoltre l’Associazione cura la realizzazione di diverse iniziative di comunicazione volte alla diffusione della conoscenza dell’ABF e dei suoi orientamenti giurisprudenziali; tale attività è finalizzata anche a perseguire il costante aggiornamento degli addetti agli Uffici reclami degli intermediari. Ciò si concretizza sia mediante l’invio agli Associati di comunicazioni periodiche di vario genere, sia mediante l’organizzazione di incontri con gli intermediari. Un’altra attività nella quale è impegnato il Conciliatore Bancario Finanziario riguarda il procedimento gestito dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) istituito dalla CONSOB; si tratta di un sistema stragiudiziale di soluzione delle controversie tra clientela e intermediari sorte in materia di “servizi di investimento” (e, quindi, di operatività in titoli). Tale sistema ha preso avvio nel gennaio del 2017 e nell’ambito del procedimento – che è finalizzato ad ottenere una decisione su una controversia da parte di un Collegio giudicante – l’Associazione svolge una funzione per certi versi analoga a quella as- solta nell’ABF, in quanto la documentazione che gli intermediari inviano al Collegio giudicante dell’ACF viene controllata dagli uffici del Conciliatore per una valutazione della sua completezza e regolarità formale. Anche in tale contesto l’Associazione cura più iniziative volte a consentire l’aggiornamento del personale degli intermediari sulle decisioni assunte dal Collegio giudicante dell’ACF e, più in generale, sulla materia dei servizi di investimento. Un’ulteriore attività svolta dal Conciliatore Bancario Finanziario riguarda la formazione di coloro che, a vario titolo, si occupano degli strumenti di Alternative Dispute Resolution (ADR). L’Associazione, infatti, è iscritta nell’elenco tenuto dal Ministero della Giustizia degli enti abilitati a svolgere detta attività di formazione. In tale contesto il Conciliatore Bancario Finanziario, oltre a curare la formazione dei mediatori, organizza anche corsi di formazione aziendale per la gestione stragiudiziale delle controversie in materia bancaria e finanziaria rivolti al personale delle imprese; collabora inoltre con Università per gestire specifici moduli formativi sui sistemi ADR nel comparto finanziario e societario. Il Conciliatore Bancario Finanziario, infine, ha istituito al proprio interno una “Camera Arbitrale” che si avvale di professionisti esperti in materia bancaria, finanziaria e societaria, presenti sul territorio nazionale, Camera la cui attività è disciplinata da un apposito Regolamento. Il servizio è messo a disposizione di coloro che necessitano di uno strumento di tipo decisorio, utile per quelle controversie sulle quali non esistono i presupposti per raggiungere un accordo in mediazione e per quelle il cui valore supera il limite di competenza che caratterizza i sistemi ABF e ACF.