Congresso Pd, Zingaretti: “Decideremo in assemblea”

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Zingaretti apre al congresso del Pd per “rafforzare il partito”. La decisione potrebbe essere confermata nella prossima assemblea dei Dem di metà marzo.

Il congresso del Pd non si può più rimandare. È quello che pensano in molti nel partito di Nicola Zingaretti. Ed è lo stesso segretario, come riferisce l’Agi, ad aprire all’idea di un confronto con l’obiettivo di “rafforzare il partito”.

“Siamo d’accordo che vada riaperto un dibattito sul futuro dell’Italia e oggi possiamo farlo a testa alta – ha detto il leader Dem intervistato da Radio Immagina – il dibattito nel 2018 era su scioglimento sì o no”. “Abbiamo ricollocato il Pd come principale forza politica in Italia, – rivendica – alle ultime elezioni il Pd è stato il partito più votato”. “Credo che decideremo in assemblea”, ha annunciato quindi il segretario.

A chiedere un nuovo confronto sono soprattutto gli ex renziani come il senatore Andrea Marcucci, o i sindaci Giorgio Gori e Dario Nardella. “Dobbiamo fare due cose: irrobustire il sistema politico italiano, con una riforma elettorale che si adegui al taglio dei parlamentari e poi che ognuno ridefinisca il suo sistema di valori, le finalità di fondo sull’Italia. In questo quadro, il congresso del Pd è un fatto positivo”, ha detto il Dem Goffredo Bettini, citato dall’Ansa, parlando di “strisciante logorio interno” e di necessità di “esplicitare le posizioni”.

Una decisione in proposito, quindi, potrebbe essere presa nella riunione del 13 e 14 marzo. Sempre secondo la ricostruzione della stessa agenzia di stampa, il confronto sarà essenzialmente tra zingarettiani ed ex renziani. E, ancora, tra chi crede nelle alleanze per contrastare i sovranisti e chi non si fida del M5S.

Di sicuro sono tanti i Dem che vedono proprio nell’intesa con i Cinque Stelle, da riproporre anche alle prossime amministrative, un modo per tornare protagonisti della politica. L’isolamento non paga, ripetono in molti. Ma ci sono anche tanti scettici.

E poi ci sarà il dibattito sulla leadership. A sfidare Zingaretti potrebbe essere Stefano Bonaccini, governatore emiliano protagonista della rimonta elettorale contro la Lega e il centrodestra, e presidente della conferenza delle Regioni.

Nei mesi di pandemia ha conquistato sempre maggiore spessore, tanto da poter insidiare, secondo qualcuno, il ruolo dell’attuale segretario Dem.