Consorzio universitario di Pordenone, all’orizzonte non ci sono soluzioni

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Le notizie di questi giorni raccontano l’uscita di scena della Camera di Commercio e della banca Friuladria Credit Agricole dalla compagine dei soci del Consorzio, con la conseguente riduzione delle risorse, non compensate da altre entrate.

Il Consorzio universitario di Pordenone è claudicante, auspichiamo si trovino a breve delle soluzioni che però all’orizzonte non si vedono, infatti a seguito della mia interrogazione all’assessore regionale competente, è emersa l’esistenza di un confronto aperto con il sindaco di Pordenone e i vertici del Consorzio, con la prospettiva di ricondurre funzioni in capo alla Regione e di accrescere la relazione con la parte produttiva del territorio per l’ampliamento dell’offerta formativa legata alle esigenze del tessuto economico.

Ritengo importante mantenere e sviluppare un sistema universitario che dia garanzie ai giovani e crei una stretta connessione tra il mondo della scuola e quello produttivo.

L’assessore ha posto una scadenza temporale nella fine dell’anno, ci auguriamo che entro quella data ci possa essere una soluzione positiva per il Consorzio universitario pordenonese.