Covid, Bertolaso: Non si può continuare a chiudere e a limitare l’arma giusta è il vaccino

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“In provincia di Brescia non c’è alcun dubbio. Siamo allo stesso livello di incidenza che c’era a novembre in occasione della seconda”.

Sono le parole di Guido Bertolaso, intervistato oggi dal Corriere della Sera.

In Lombardia, “ad aprile avremo tutte le dosi necessarie saremo in grado di vaccinare più di 100 mila persone al giorno – spiega Bertolaso. E quindi significa che quei 6,5 milioni di lombardi dai 18 ai 60 anni potranno essere protetti in due o tre mesi”. E sulle chiusure territoriali, specifica: “Non si può continuare a chiudere e a limitare. È giusto farlo, ma non basta. Il vaccino è un’arma che fino a pochi mesi fa non avevamo. I ragazzi di Areu (l’azienda per l’emergenza-urgenza lombarda) mi raccontano che loro un anno fa andavano nelle case a prendere persone che stavano morendo: oggi siamo andati nelle case a vaccinare. Sappiamo di avere un’arma, purtroppo ancora in quantità scarsa. Bisogna usarla meglio – aggiunge. Bisogna subito puntare sulla prima dose – sottolinea -, lo sto dicendo da una settimana e mi pare che anche il presidente del Consiglio lo stia sottolineando. Se ho 100 mila dosi di vaccino le uso per 100 mila persone, non mi riduco a 50 mila per poi fare il richiamo. C’è tanto di studio che dice che con la prima dose c’è copertura immunitaria. Parlo da uomo delle emergenze, che deve ridurre il danno. Il mio compito non è estirpare definitivamente il Covid. L’obiettivo, con la prima dose, è ridurre l’ospedalizzazione. È ciò che dicono i numeri di altri Paesi, come Israele” conclude.