Covid Italia, Rt a 0.81. Iss: “Quadro resta critico”

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La scorsa settimana era a 0.85. Due regioni (Calabria e Sardegna) a rischio alto, 14 moderato e 5 basso

“Fondamentali comportamenti rigorosi”

L’indice Rt medio in Italia si attesta a 0.81, registrando dunque un nuovo calo rispetto alla scorsa settimana (0.85). E’ quanto si apprende dalla Cabina di regia Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero della Salute sul Covid, riunita oggi, che sottolinea: “Si conferma la lenta discesa dei nuovi casi e del numero di pazienti ricoverati, ma il quadro complessivo resta ancora ad un livello critico”. E’ lievissima la riduzione dell’incidenza, ci sono 12 Regioni sopra la soglia critica di ricoveri e terapie intensive. L’Rt è sopra 1 in 4 Regioni con 2 Regioni (Calabria e Sardegna) a rischio alto.

“L’incidenza è in lenta diminuzione, ma ancora molto elevata per consentire sull’intero territorio nazionale una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. Di conseguenza, è necessario ridurre rapidamente il numero di casi anche con misure di mitigazione volte a ridurre la possibilità di aggregazione interpersonale”, si legge ancora nel report. “L’ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità richiede l’applicazione delle misure utili al contenimento del contagio”, aggiungono gli esperti.

“E’ fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie”, ripetono gli esperti, ricordando che “è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie, compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi”.
Report Iss: continua calo casi non legati a catene trasmissione’

“Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (29.892 vs 32.921 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento (37,9% vs 37,0% la scorsa settimana). Anche in lieve aumento il numero di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,4% vs 38,1%). Infine, il 23,7% è stato diagnosticato attraverso attività di screening”, si fa notare ancora.