Crisi di governo, Matteo Renzi sulla stampa estera

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Sono stati numerosi i media, sulla scena internazionale che, nelle ultime ore, hanno voluto ascoltare Matteo Renzi, relativamente allo svolgimento della crisi di governo italiana, in seguito alla decisione, da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di conferire l’incarico di Presidente del Consiglio al professor Mario Draghi, ex presidente della Bce.

“Il nostro Paese è ora nelle migliori mani”, ha spiegato Matteo Renzi al quotidiano tedesco “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, sottolineando che “Draghi è il miglior candidato per questo incarico. È un funzionario pubblico che è apprezzato in tutto il mondo. È una personalità di alta competenza”.

“Questo è il momento in cui l’Italia può vivere un’opportunità incredibile: dopo la crisi, potremo finalmente tornare ad essere uno dei Paesi più importanti sulla scena internazionale. Ma per farlo, abbiamo bisogno di un Governo forte, con una visione. Ecco perché abbiamo bisogno di un leader come Mario Draghi, il leader che può salvare, ora, l’Italia”, ha spiegato Matteo Renzi ai microfoni del servizio pubblico radiotelevisivo del Regno Unito, la BBC.

“Quando eravamo nel pieno della crisi dell’euro, sei, sette anni fa, Mario Draghi fu l’italiano che salvò l’Europa, ora penso che Draghi sarà l’europeo che salverà l’Italia con il Recovery Plan e allo stesso tempo, se conosco Draghi e le regole della Commissione europea, sono sicuro che sarà in grado di spingere l’Ue nella giusta direzione soprattutto nella campagna vaccinale”: sono le parole di Matteo Renzi durante l’intervista rilasciata all’emittente statunitense Cnn. “Come europei”, ha proseguito Renzi, ai microfoni della Cnn, “abbiamo perso alcune opportunità sui vaccini e credo che un uomo con le qualità, le capacità e una leadership come Draghi dovrebbe essere molto importante anche nelle riunioni del Consiglio europeo, per aiutare la presidente Ursula von der Leyen e gli altri leder a riportare la Ue a un ruolo di leadership, tirandola fuori dalle difficoltà”. “Sono quindi ottimista per l’Italia ma anche per l’Europa”.

«Mario Draghi probabilmente è la persona migliore per fare il primo ministro in questo momento. Non posso dire che ci fosse un piano, ma sono sicuro che l’Italia ha un sogno e questo sogno ora è nelle mani di Draghi». Così Matteo Renzi, in un’intervista in onda su Class Cnbc. «Mario Draghi – ha spiegato Renzi – è stato l’italiano che ha salvato l’euro e ora penso che sarà l’europeo che salverà l’Italia. Riuscirà a ottenere la fiducia e probabilmente il prossimo anno trasformerà il nostro Paese perché il nostro è un Paese incredibile e magnifico».

Per la stessa emittente, Renzi ha inoltre ribadito che «non sono responsabile di un eventuale voto anticipato. Non sono l’unico responsabile della decisione di scegliere Draghi perché il vero regista è il presidente Mattarella e non io, ma sono molto orgoglioso di avere Draghi alla guida del governo e considero impossibile convocare elezioni anticipate prima del 2023». Renzi ha poi detto di non interessarsi dei sondaggi «ma della crescita dell’occupazione e dell’economia. Questa è la differenza: perché i populisti pensano solo ai sondaggi, ma i politici pensano alla crescita di altri fattori statistici come l’economia e i posti di lavoro».

“Mario Draghi ha salvato l’Europa, ora salverà l’Italia”, ha ricordato Renzi, in una video-intervista rilasciata alla Bloomberg, durante la quale ha ricordato le emergenze che attanagliano l’Italia – la crisi sanitaria, economica ed educativa – sfide che, come ha sottolineato Renzi, il governo di Mario Draghi sarà all’altezza di affrontare, poiché Draghi è, senza dubbio, “l’uomo giusto al momento giusto”.

Concetti che Renzi ha ribadito anche al quotidiano francese “le Monde”: “Mario Draghi, da italiano, ha salvato l’Europa. Ora, da europeo, salverà l’Italia”. Nella stessa intervista, inoltre, ha voluto anche elogiare il ruolo svolto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la crisi: “il Presidente si è comportato in maniera impeccabile, fin dall’inizio di questa crisi”. E a proposito delle nuove generazioni, sempre nell’intervista a “Le Monde”, Renzi ha ricordato che «il piano francese punta molto sui giovani. Da parte italiana, invece, c’erano appena due miliardi di euro in loro favore su oltre 200. Una follia! Si fa un progetto che si chiama Next Generation EU e si dedicano due miliardi su 200 alle prossime generazioni?».