“Ci vorrebbe un grande appello a tutte le forze politiche, nessuna esclusa. E, se ho interpretato bene la nota di Silvio Berlusconi di due giorni fa e le parole di Antonio Tajani, anche nel centrodestra il fronte favorevole alle elezioni come unica soluzione non è più così granitico. Noi abbiamo dichiarato la nostra responsabilità a questa soluzione fin dal primo momento, sperando che porti ad un barlume di razionalità. Forse qualcosa si può muovere”.
Così, in un’intervista al Corriere della Sera, l’ex senatore forzista Paolo Romani analizza la crisi di governo.
“””Mi sembra che al momento tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte ci siano preclusioni incrociate, non so se più da parte dell’uno o dell’altro. Ma anche se il governo dovesse in qualche modo superare lo scoglio, non può essere un Conte rimpastato con cespugli e piccole pattuglie a risolvere i problemi del Paese. Serve un governo politico con base ampia e alte professionalità che oggi non ci sono – prosegue. Di unità, di salvezza nazionale, chiamiamolo come vogliamo. L’importante è che abbia una base parlamentare ampia e una disponibilità, da parte di chi non volesse farne parte, a partecipare comunque alla scrittura delle grandi riforme necessarie, a partire dalla legge elettorale che, come dimostra questa legislatura, va cambiata perché non ha funzionato” – conclude.