Day by Day: Caravaggio è morto a Palo Laziale?

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di Gianfranco Ferroni

“L’amministrazione comunale di Ladispoli ha accettato con interesse l’invito a patrocinare gratuitamente il convegno Caravaggio, una falsa verità lunga 400 anni?, in programma il 30 luglio presso la sala convegni dell’Hotel Villa Margherita di Ladispoli. Un’iniziativa che rappresenta il primo passo per avanzare la tesi che la morte del grande pittore possa essere avvenuta a Palo Laziale”. Le parole sono del sindaco Alessandro Grando che parteciperà all’evento per ribadire come il rapporto tra Ladispoli e Michelangelo Merisi sia molto stretto e come in più occasioni l’amministrazione comunale abbia sollevato dubbi sulla ricostruzione storica degli eventi che portarono alla presunta morte del grande pittore a Porto Ercole. “L’inchiesta realizzata da alcuni mass media e che sarà presentata all’evento”, prosegue il sindaco, “è la conferma che esistono prove documentali, come quelle fornite dal compianto professor Vincenzo Pacelli dell’Università di Napoli, che evidenziarono come Caravaggio fu arrestato a Palo Laziale e tradotto nella fortezza degli Orsini dove potrebbe anche aver trovato la morte. È un tema che, come ribadito nei mesi scorsi dall’assessore alla cultura Marco Milani, il Comune si preparerà ad affrontare con una serie di iniziative che confermeranno come Ladispoli torni a chiedere chiarezza sulla morte di Caravaggio. Ringraziamo gli organizzatori dell’evento per aver riacceso i riflettori su una vicenda, non solo culturale, che riguarda la nostra città”. Il convegno “Caravaggio, una falsa verità lunga 400 anni?” è in programma nel pomeriggio di martedì 30 luglio, presso la sala conferenze dell’Hotel Villa Margherita.

Chirurgia Plastica di Valeria Catania, in esposizione dal 26 al 28 luglio a Seravezza, in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci lungo il fiume Vezza, nell’ambito del Festival Internazionale Cibart. Una kermesse internazionale di arte tra performance, installazioni, musica, letteratura con artisti provenienti da Madrid alla Corea del Sud passando per la Cina. Negli anni sono state diverse le esposizioni delle opere della serie di “Chirurgia Plastica” e da aprile 2019 una delle opere è entrata nella collezione permanente del Comune di Rotondella (Matera) a seguito dell’esposizione nell’evento coprodotto con la Fondazione Matera 2019 nell’iniziativa “Rotondella – Capitale per un giorno” per Matera Capitale della Cultura Europea 2019. Le opere sono state esposte più volte al bookshop del Maxxi di Roma e al Guido Reni District, al Festival dei Due Mondi di Spoleto. “Chirurgia Plastica” è il titolo dell’installazione dell’artista Catania, realizzata con la tecnica dell’assemblaggio di materiale plastico. Il nome allude alla lavorazione sofisticata ed elaborata operata dall’artista nei panni di un chirurgo intento a forgiare il corpo della materia usata. Si tratta quindi prima di tutto di un’operazione ecologica di recupero dei materiali di scarto, i quali vengono rigenerati per riapparire sotto forma di opere d’arte. L’installazione è accompagnata da proiezioni luminose che trasferiscono le immagini scultoree su muro, generando una delicata simulazione pittorica sulla superficie bianca del supporto. Questa tecnica è frutto di una ricerca di Catania e permette all’immagine di essere trasferita dal piano tridimensionale della scultura a quello bidimensionale della pittura.

Il No Borders Music Festival è l’evento sulla musica senza confini, un contenitore di esperienze che non ha delimitazioni di genere musicale né di appartenenza sociale o geografica degli artisti coinvolti. È un riflesso culturale internazionale di quella che è la storia locale permettendo ad ognuno di essere il più possibile se stesso ed esprimersi in piena sintonia con la natura e nel rispetto della stessa. Quest’anno, nell’ottica di migliorarsi e di essere sempre più vicini al concetto di sostenibilità a tutto tondo, il Festival ha chiesto ai propri partner di impegnarsi a ridurre al massimo l’impatto ambientale. Dal 27 luglio fino a metà agosto, l’area del Tarvisiano – a confine con Austria e Slovenia – sarà animata da eventi musicali “sostenibili” e da un pubblico che abbraccia fattivamente questo messaggio perché anche la mobilità sarà il più possibile a basso impatto grazie, soprattutto, alle e-bike per raggiungere le mete dei concerti e ad una carta integrata (+Card Holiday) che consente di utilizzare funivie, mezzi pubblici e altri servizi. “La musica è un’importante forma culturale e, al tempo stesso, un veicolo di messaggi forti. No Borders Music Festival da anni è riuscito a portare la musica oltre i confini geografici, etnici, sociali e soprattutto linguistici. Si è confermato inoltre come un festival sensibile e sostenibile dal punto di vista ambientale promuovendo, attraverso la musica, alcuni dei siti naturalistici più importanti della regione come i laghi di Fusine, l’altopiano del Montasio e la conca del Canin”, racconta Claudio Tognoni, direttore del Consorzio del Tarvisiano e organizzatore del Festival: “Cerchiamo di ridurre, ogni anno di più, l’uso delle auto favorendo quello delle bici, magari a pedalata assistita, e spingendo perché i siti dei concerti vengano raggiunti a piedi, godendo così di questo splendido territorio. Il pubblico risponde benissimo e questo ci ha portati a chiedere ancora più impegno, anche ai nostri partner”. Grolsch, la storica birra olandese, ha accettato l’invito dell’organizzazione investendo su materiali totalmente biodegradabili per la somministrazione del prodotto. “Da sempre Grolsch punta sulla qualità e sulla sostenibilità. Tutto ciò che il brand ha fatto negli ultimi 400 anni è andato in questa direzione. Ci evolviamo lavorando sempre sul miglioramento e nell’ottica di ridurre quotidianamente e concretamente l’impatto ambientale. Lo stabilimento di Enschede è uno dei più all’avanguardia in Europa quanto a sostenibilità. Ogni anno Grolsch si impegna a diminuire la produzione di Co2 e il consumo energetico, a massimizzare le linee di imbottigliamento, ad ottimizzare gli scarti di produzione, a ridurre il consumo idrico, pubblicando periodicamente i risultati ottenuti”, così esordisce Cristiano Marroni Darena, direttore della Superpremium Brands Business Unit: “Per il secondo anno partecipiamo a No Borders, evento di cui condividiamo l’identità e i messaggi, e abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di rendere il Festival sostenibile il più possibile. Per questo Grolsch sarà spillata in bicchieri monouso in Pla e servita in vassoietti prodotti in carta riciclata resistente, entrambi totalmente biodegradabili, per ridurre sensibilmente l’impatto ambientale.” Conclude “Prevediamo più di 30 mila consumazioni, i cui contenitori non andranno a deturpare il paesaggio incontaminato che ci ospita”.

fonte: http://www.atlanticoquotidiano.it