Dichiarazione dello stato di agitazione del personale dipendente

0
47
Strutture in legno del Trentino Nella foto: lavoro artigianale del legno nella falegnameria Deflorian a Lago di Tesero Foto: Romano Magrone - Archivio ufficio stampa Pat anno 2005

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, unitamente alla RSU aziendale dei vari comparti, sollecitati dalle richieste dei lavoratori dell’Afor, esprimono forte preoccupazione per la situazione di stallo, in cui versano le istanze presentate dalle OO..SS.. stesse, e i timori dei lavoratori in merito ad un progressivo indebolimento di Afor data la mancanza di crescita e la perdita di professionalità e posti di lavoro degli ultimi anni.

Si sottolinea come non ci siano ancora certezze sulle tempistiche delle assunzioni degli operai a tempo determinato, con la seria possibilità di dover aspettare almeno oltre giugno per qualche novità; la situazione risulta particolarmente urgente nei comparti impegnati nelle convenzioni per il verde, che necessitano di un innesto imminente di forza lavoro.

Mancano, altresì, risposte in merito alla discussione sugli inquadramenti degli operai. Continua, poi, l’incertezza sulla situazione impiegati sia dal punto di vista degli inquadramenti, delle mansioni e della definizione delle loro collocazioni, sia per quanto riguarda l’individuazione di soluzioni alternative a quelle vigenti rispetto all’allocazione di risorse dalle spese generali per il pagamento degli stipendi, come ad esempio la creazione di un fondo regionale; su questo punto abbiamo purtroppo registrato una chiusura totale da parte della regione, lasciando la questione nell’incertezza e nella precarietà. Inoltre abbiamo più volte richiamato l’attenzione, nei tavoli di confronto, al tema della convenzione Adisu, per cui è fondamentale trovare una soluzione rapida. Il confronto ha riguardato non solo i livelli di inquadramento e la reperibilità per gli Impiegati e gli Operai, ma soprattutto una programmazione per il futuro, con una convenzione che possa garantire risposte certe alla stessa Adisu ma soprattuto garanzia occupazionale per le decine e decine di lavoratori Afor.

Ricordiamo come la convenzione Adisu-AFor è frutto di scelte politiche. È inaccettabile e senza logica il passaggio da convenzioni pluriennali ad annuali. I lavoratori hanno sempre svolto con responsabilità e professionalità il loro lavoro e meritano rispetto. Si evidenzia che abbiamo più volte richiesto un programma di investimenti in Afor e Regione Umbria che intervengano, sia sulla situazione dei lavoratori, cercando di costruire un percorso di uscita in direzione della pensione per tutti quei casi che per condizione fisica o anagrafica potrebbero essere interessati (il percorso se costruito e programmato potrebbe consentire un ricambio generazionale tra i lavoratori vitale per il futuro dell’agenzia), sia sul rimodernamento dell’agenzia che necessita di mezzi nuovi e sicuri essenziali per consentire una lavorazione efficiente, con migliori standard di produttività e al passo con i tempi.

FLAI CGIL FAI CISL UILA UIL Inoltre, di fondamentale importanza sarà aprire un confronto urgente sul CIRL poiché molteplici risposte potrebbero essere individuate dalla contrattazione regionale. Per troppo tempo i lavoratori sono rimasti senza risposte sia economiche sia normative da parte del CCNL (fermo da oltre 10 anni). Riteniamo che quanto sopra costituisca la garanzia minima per il futuro dell’Afor e per far sì che possa tornare ad essere una risorsa per la Regione Umbria ed i suoi abitanti.

DI TUTTO QUESTO AD OGGI NON ABBIAMO AVUTO RISPOSTE CONCRETE.

Il timore di un decadimento dell’agenzia trova anche riscontro nella totale assenza nel PNRR umbro di qualsiasi investimento su una reale e concreta transizione ecologica che coinvolga Afor e porti al suo potenziamento in termini di risorse umane e materiali.

Per fare ciò è necessario un nuovo piano di assunzioni, oltre le ormai insoddisfacenti 50 unità, e un vero rinnovo del parco mezzi che possa consentire una pronta e moderna capacità di gestione e manutenzione del territorio regionale volto alla messa in sicurezza e alla valorizzazione della filiera paesaggistica turistica ambientale che in Umbria ha sempre rappresentato un volano economico e attrattivo. Ricordiamo l’impegno dei lavoratori AFOR nel servizio anti- incendio, nella tutela boschiva e nella gestione delle conseguenze del terremoto del 2016. Per tutte le motivazioni sopra elencate le OO..SS.., a decorrere dalla data odierna, dichiarano lo stato agitazione di tutti i Dipendenti dell’Afor e si riservano, se inascoltati, di attuare altre iniziative.