È sempre più preoccupante il ritardo del Decreto Sostegni

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Dato l’inevitabile inasprimento delle chiusure e il lockdown per il ponte di Pasqua. Ancora più preoccupante l’insistenza del Governo a legare i trasferimenti a fondo perduto per lavoratori autonomi, professionisti e imprese al minor fatturato del 2020 rispetto al 2019 e limitarli ad un importo massimo del 5% del calo registrato nello scorso anno. Così si lasciano morire centinaia di migliaia di attività produttive. Non va l’importo, drammaticamente insufficiente, e non va il criterio, radicalmente ingiusto. Soprattutto, si disattende l’orientamento condiviso in Parlamento da tutti i gruppi politici durante la scorsa sessione di bilancio: il ristoro o sostegno deve essere calcolato in riferimento alle perdite effettivamente subite nel 2020, non al fatturato e deve puntare a annullare tali perdite. È un punto decisivo. Il Presidente Draghi ha riconosciuto la necessità di un ulteriore, significativo, aumento del deficit di bilancio dello Stato per soccorrere famiglie, lavoratori e imprese. I 32 miliardi autorizzati dal Parlamento a Gennaio non sono infatti sufficienti. La richiesta di autorizzazione arriverà in Parlamento insieme al Def. In tale quadro, il Governo raccolga l’orientamento del Parlamento e corregga impostazione: versi, in relazione alle perdite effettive, una prima rata di sostegno alle attività produttive ora con il DL in arrivo e preveda la seconda rata con il Decreto da approvare dopo lo scostamento di Aprile.