“Educare alle relazioni e alla cittadinanza”, il progetto per la legislatura

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Con una deliberazione proposta dall’assessore all’istruzione Mirko Bisesti è stato approvato oggi dalla Giunta il progetto “Educare alle relazioni e alla cittadinanza”, con l’intento di affrontare alcuni snodi fondamentali per il contesto scolastico provinciale, in un’ottica pluriennale che attraversa l’intera legislatura.
“Si tratta di un tema importante, che riguarda i rapporti che si instaurano a scuola tra i ragazzi, tra docenti e studenti, tra docenti e altri docenti, tra docenti e famiglie” ha detto l’assessore Bisesti. “Anche le cronache attestano che è un argomento delicato che, se trascurato, può rischiare di sfociare in situazione di disagio, forme di bullismo e cyberbullismo, criticità tra scuola e genitori. Al contrario, tutti i dati e le ricerche ci dicono che un clima di classe positivo e forme di collaborazione all’interno della scuola sono alla base del benessere degli studenti, dei loro livelli di apprendimento, della qualità del lavoro degli insegnanti: la proposta intende dare un contributo importante in questa direzione”, ha spiegato ancora l’assessore.

L’educazione civica e alla cittadinanza è un altro aspetto di cui si vuole occupare l’iniziativa approvata oggi. Come è noto, lo scorso maggio la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità un Disegno di Legge sull’insegnamento scolastico dell’educazione civica nel primo e secondo ciclo di istruzione. A livello provinciale il tema dell’educazione civica si lega in modo significativo a temi altrettanto fondamentali, come l’identità territoriale, gli aspetti di specificità storica e culturale del Trentino, la conoscenza delle istituzioni autonomistiche provinciali e regionali. La delibera intende, quindi, attivare delle azioni in questa direzione.

Un altro snodo che viene affrontato in questa proposta-quadro di legislatura è il tema dell’imprenditorialità, aspetto richiamato con forza anche dalla Raccomandazione europea del maggio 2018 sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente e per la cittadinanza. Le rilevazioni nazionali e internazionali mostrano che gli studenti trentini sono particolarmente brillanti e ottengono degli ottimi risultati sul piano cognitivo, però da parte delle istituzioni – e della scuola in particolare – permane il dovere di sapere e capire cosa succede dopo aver concluso gli studi e qual è la direzione intrapresa dagli studenti al termine della loro formazione. Il progetto, in questo senso, parte dall’assunto che la scuola è un soggetto vivo e attivo, che vuole formare futuri cittadini responsabili e in grado di partecipare alla complessa vita della propria comunità e al suo sviluppo, garantendo agli studenti delle competenze che favoriscano l’inserimento nei contesti professionali e sociali.

Queste fondamentali sfide per il sistema educativo provinciale saranno affrontate intervenendo attraverso la leva dello sviluppo professionale dei docenti, ma anche e soprattutto mediante l’attivazione di laboratori in classe, coinvolgendo gli studenti all’interno delle proprie scuole. Inoltre, verranno messe in campo specifiche azioni di monitoraggio e accompagnamento delle iniziative attivate direttamente dalle scuole, sulla base di appositi bandi da parte dell’Assessorato all’istruzione, del Dipartimento istruzione e cultura e di IPRASE, al quale viene dato mandato di mettere a punto quanto necessario per l’attuazione del progetto.