Esattamente 1 anno fa entrava in carica il governo Conte

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il nostro governo, il governo del cambiamento.
Il 1 giugno giuramento al Quirinale, il 5 giugno la fiducia in Senato e il giorno dopo alla Camera. E la legislatura entrava finalmente nel vivo.
Era il 6 giugno 2018. Se ci pensate è poco in realtà, ma sono successe talmente tante cose che sembra passato chissà quanto. Ma è solo 1 anno, 12 mesi.
Eppure in questi 12 mesi abbiamo fatto già tantissime cose importanti, provvedimenti epocali che aspettavamo da 30 anni, come la legge anticorruzione o il Reddito di Cittadinanza.
Altri invece che sono passati più inosservati ma sono altrettanto importanti. Tanti piccoli grandi tasselli fondamentali per invertire la rotta di un Paese incancrenito nei suoi problemi.
Penso al Decreto Dignità che ha rilanciato il lavoro stabile; penso ai miliardi per la sanità e lo sblocco delle assunzioni per 41.000 nuovi medici; penso ai miliardi per le start up innovative; penso a quota100 che ha mandato in pensione oltre 140.000 lavoratori esodati; penso al taglio delle tasse alle imprese; penso ai fondi per l’università e le borse di studio; penso al voto di scambio politico mafioso; penso all’abolizione dei vitalizi e al taglio delle pensioni d’oro; penso al Decreto Salvamare che ha bloccato le trivellazioni; penso ai miliardi per il dissesto idrogeologico; penso ai miliardi ai Comuni per le piccole opere. Le tante piccole opere che stanno piano piano iniziando nei comuni di tutta Italia, quelle che faranno riprendere l’economia reale, che faranno ripartire il Paese.

Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo per il nostro Paese. Sono fiero delle nostre battaglie. Abbiamo commesso degli errori, è innegabile, ma chi non ne fa? Mi sembra che se siamo qui è proprio perché finora la politica ha deluso e tradito, perché si sono susseguiti errori su errori, perché gli “esperti” hanno fatto danni su danni. E noi stiamo cercando in tutti i modi di rimediare.
E abbiamo ancora tante cose da fare. Siamo qui per questo, per dare risposte alle domande sempre inascoltate dei cittadini.
Adesso sotto con semplificazione fiscale e salario minimo, altre due battaglie sacrosante del Movimento 5 stelle, due misure di cui l’Italia ha bisogno da troppo tempo!