Europa League: Manchester United-Milan 1-1, Kjaer risponde a Diallo

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Uno splendido Milan fa la sua bella figura all’Old Trafford, mette sotto per lunghi tratti della gara un Manchester United reduce dall’impresa con i cugini del City e, alla fine, se c’è una squadra a cui il pareggio va stretto è proprio quella di Pioli. Il colpo di testa di Kjaer in pieno recupero fa solo parzialmente giustizia per quanto visto in campo, dove i Diavoli rossoneri hanno reso piccoli piccoli i Red Devils, troppo lenti nel fare gioco e sempre secondi nell’arrivare sulle palle sporche. Tra sette giorni a San Siro, Pioli avrà un piccolo vantaggio, ma vietato distrarsi visto che i ragazzi di Solskjaer sono implacabili fuori casa dove giocano molto meglio.

Manchester United e Milan fanno la gara a chi ha più infortunati (7 i padroni di casa, 8 i milanesi) ma, come recentemente a Verona, gli ospiti sono più forti della sfortuna e in campo aggrediscono subito gli inglesi che, un po’ per scelta e un po’ a causa degli avversari, decidono di lasciare il possesso palla a Kessi e compagni. A ritmi piuttosto blandi, il Milan si conferma squadra tecnica e ben organizzata, così per oltre mezzora del primo tempo a fare il figurone sono proprio gli italiani a cui manca solo la stoccata vincente. Che, a dire il vero, Kessie aveva pure trovato all’11’ con un preciso destro nell’angolino, prodezza annullata dal Var per un’impercettibile tocco di braccio. Prima Martial aveva fatto l’unica cosa positiva della sua serata, un sinistro alzato sopra la traversa da Donnarumma. Dicevamo di un Milan in pieno controllo, che però al 38′ rischia di andare sotto quando la spizzata di testa di Bruno Fernandes trova sul secondo palo Maguire che, a pochi centimetri dalla porta calcia contro il palo. Un tiro che se lo ripetesse 10 volte probabilmente andrebbe sempre dentro.

Solskjaer sembra pescare il jolly dalla panchina, quando butta nella mischia l’ex talento del vivaio dell’Atalanta Amad Diallo. Il classe 2002 ci impiega solo 5′ a sbloccare la gara, approfittando di un’incertezza collettiva tra Dalot, Tomori e Donnarumma: bravo a tagliare tra i due difensori, il baby fenomeno pagato 37 milioni di euro con un colpo di testa all’indietro fa secco il portiere rossonero rimasto a metà strada. Sono questi i minuti più difficile per il Milan, che sbanda pericolosamente ma con il passare dei minuti riprende il filo del gioco trascinato da un Kessie da favola. Henderson in tuffo gli nega il gol (58′) poi, dopo un paio di tentativi senza fortuna di Krunic, i Red Devils si divorano il raddoppio: Greenwood sul secondo palo per James, che da pochi passi tutto solo calcia a lato (72′). E’ l’ultimo sussulto dei padroni di casa, che pensano ormai solo a difendersi. Una strategia che sembra premiare Solskjaer, che però non aveva fatto i conti con la voglia di questo Milan e di Kjaer.