Famiglia: Rosolen, conciliazione riguarda una sfera ampia e articolata

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Udine – “Sono i giovani e le donne le due categorie che più delle altre richiedono un nuovo Stato Sociale. Dove lo Stato Sociale è forte, le donne lavorano e le famiglie crescono. Tasso di natalità e occupazione femminile possono e devono crescere assieme ed è necessario intervenire sotto il profilo culturale, contestualmente a quello economico, per superare definitivamente il ‘cliché’ che pone in rotta di collisione lavoro e famiglia. Quello che dobbiamo fare è dare ai giovani e alle donne una buona formazione, finalizzata a un ingresso adeguato nel mondo del lavoro creando allo stesso tempo le condizioni affinché possano crescere con fiducia nel futuro. È un percorso lungo, che non si compone di interventi estemporanei. Va dato atto a questa Giunta di aver intrapreso con coraggio questo percorso: abbiamo inserito in tutte le norme di settore degli interventi puntuali sulla parità di genere e sulla conciliazione tra vita lavorativa e familiare”.

Lo ha detto l’assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen, intervenuta alla presentazione on line dell’opuscolo che contiene informazioni mirate su famiglia e natalità, presentato questo pomeriggio dalla Commissione regionale pari Opportunità. Uno strumento utile, ha detto l’assessore per approfondire la conoscenza di un ambito del quale, molto spesso, non si ha una visione completa.

Rosolen ha ricordato che “abbiamo modificato la legge sull’istruzione e abbiamo garantito sostegno alle famiglie per tutto l’arco educativo, scolastico e universitario dei figli. Siamo già intervenuti anche in materia di lavoro garantendo incentivi alle aziende per l’attuazione di forme di lavoro agile e per l’offerta di servizi a favore dei lavoratori, ma anche sui servizi di cura che molto spesso gravano sulle donne. La legge sulla famiglia rappresenta la conclusione di questo percorso: una legge quadro, trasversale e organica che preveda interventi a sostegno della famiglia e dei suoi componenti per tutto l’arco della vita. Un percorso che parte dal basso, e che si inserirà in maniera armonica rispetto agli interventi previsti dal ‘Family Act’ per evitare dispendiose sovrapposizioni tra misure”.

“Ringrazio la Commissione Regionale Pari Opportunità – ha continuato Rosolen – per due ragioni: il lavoro che sta svolgendo rappresenta un importante tassello nel percorso che sta seguendo questa Amministrazione, caratterizzato dalla costruzione di politiche per la famiglia e per la natalità. In secondo luogo, per il contributo determinante che sta portando alla rimozione di alcuni pregiudizi”.

“Il primo stereotipo – ha precisato l’assessore – è quello sostenuto da chi ritiene che la necessità di conciliare vita privata e lavoro rappresenti una questione solamente femminile; il secondo, da chi considera che il benessere familiare sui luoghi di lavoro riguardi solo le grandi aziende; il terzo consiste nel ritenere che la conciliazione sia solo un problema di orario del lavoro e di servizi di cura”.

“Si tratta – ha concluso l’assessore – di un tris di luoghi comuni da estirpare: per questo parlo di crescita culturale, che non può essere considerata secondaria all’aspetto delle risorse finanziarie”.

All’evento è intervenuto il Presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin.