Finalmente abbiamo fatto un primo passo verso l’introduzione della figura dello psicologo di base in Umbria

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Una battaglia che sto portando avanti dall’inizio della mia esperienza all’interno dell’assemblea legislativa.
Nell’ultima seduta è stato votato all’unanimità l’invio delle legge in commissione con l’impegno entro 60 giorni di far tornare in aula un testo per l’approvazione. Un piccolo passo verso un grande risultato per l’Umbria.
Avere il supporto di un professionista che faciliti l’accesso a diagnosi degli aspetti psicologici è fondamentale.
Nel 2020, dalla prima ondata di Covid 19 in poi, si è registrato un aumento di farmaci ansiolitici in tutto il Paese (+12%), ma tra tutte le regioni italiane, spiccano Marche (+68%) ed Umbria (+73%) che detiene questo poco lusinghiero primato.
Tra l’altro già il rapporto OSMED 2018 classificava l’Umbria come la seconda regione italiana per uso di antidepressivi.
Trascurare il malessere psicologico può significare rimanere tagliati fuori dalla corsa alla vita.
Soprattutto in una società dove l’ansia da prestazione e l’efficientismo spingono con facilità troppa gente a sentirsi inadeguata.
L’abbandono scolastico, la mancanza di prospettive lavorative, l’isolamento, l’uso e abuso di sostanze psicoattive sono solo alcune delle questioni che possono derivare da problematiche lievi fatte acuire per mancanza di accesso ad una diagnosi fatta da un professionista e alle relative cure psicologiche.
Possiamo evitare che questo accada. È solo questione di volontà.

Thomas De Luca