FURTI DI IDENTITA’ E NOTIZIE FALSE

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Pochi giorni fa si è tornato a parlare di furti di identità in rete, in merito al caso dei dati rubati a oltre 500 milioni di profili Facebook. Anche se il furto è avvenuto nel 2019, secondo gli esperti, i dati possono essere ancora utilizzati dagli hacker per compiere furti di identità o frodi. L’allarme è scattato dopo che i dati in questione sono stati pubblicati online. Gli account violati sono 533 milioni in 106 paesi, tra cui, uno dei più colpiti, risulta essere proprio l’Italia, con 35,6 milioni di utenti interessati dal data breach. La privacy di centinaia di utenti in tutto il mondo è, quindi, a rischio. Pare che i dati rubati siano password, indirizzi mail, generalità, dettagli tra relazioni personali e numeri di telefono. All’interno dell’elenco delle persone hackerate, per la legge del contrappasso, c’è anche Mark Zuckerberg, il fondatore e proprietario di Facebook. Un altro problema dei social network, attraverso il quale si può arrivare a condizionare l’opinione pubblica, è l’azione di disturbo continua e costante di persone con falsi profili sulle pagine istituzionali, allo scopo di gettare discredito sull’attività molto in voga nel mondo della politica, dove ormai la comunicazione sui social precede e pervade la vita reale. Personalmente, anche su questa pagina, ho riscontrato sistematici commenti negativi da parte di persone che in teoria avevo bloccato. Sono profili falsi che si dilettano a commentare criticamente ogni post che pubblico. Sappiamo bene come queste attività siano frutto di sistematico depistaggio e come molte persone gestiscano in contemporanea diversi account generati al solo scopo di far salire o scendere le quotazioni di quella o di quell’altra pagina, cavalcando l’umoralità e la viralità della rete. A proposito di viralità, un altro, gravissimo, problema sono le fake news, che sulla rete corrono alla velocità della luce. Lo abbiamo visto chiaramente in questo anno di pandemia, quando, per fugare alcune voci relative al virus, è dovuto intervenire lo stesso Istituto Superiore di Sanità. Le notizie false sono molto difficili, a volte, da smascherare, perché spesso sono manipolazioni di notizie vere o parzialmente vere, confezionate ad arte con tanto di foto o video verosimili, allo scopo di indurci a credere a delle vere e proprie balle colossali. Buona norma, quando si ha un dubbio, sarebbe quella di verificare sempre le fonti e compararle tra di loro. Per i più pigri, o i meno avvezzi, esistono anche alcuni siti specifici che si occupano di debunking, cioè di bufale.