Ghisolfi: Cencelli, il solo manuale sopravvissuto a tutte le repubbliche e i governi

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Esiste un Manuale, da alcuni decenni, che fissa uno speciale tasso di concambio. Il mercato valutario e borsistico però, questa volta, non c’entra nulla.
Parliamo infatti del manuale Cencelli, redatto dal dirigente della DC Massimiliano Cencelli, figura vicinissima al plenipotenziario cuneese Adolfo Sarti – quest’ultimo tra i “Visti da vicino” romanzati da Beppe Ghisolfi nel proprio ultimo best Sellers edito da Nino Aragno – e autore di un meticoloso e molto affinato e raffinato metodo di calcolo sartoriale in base al quale i ministeri e i posti di potere venivano e vengono tuttora assegnati valutando in forma comparativa l’importanza di ciascun ministero. Un esempio? Il dicastero degli Interni vale di più di quello delle Poste, e il ministero dello sviluppo economico vale di più di quello della cultura. Quindi il partito politico che se lo vedrà assegnato, dovrà cedere quote di potere in altri settori del governo.
Anche i governi locali applicavano lo stesso metodo: quando le Province erano ancora enti di spesa, un DC cuneese con una indubbia esperienza ebbe a dire che una presidenza di Provincia valeva almeno quanto tre assessorati ordinari.
Insomma, Draghi è senza dubbio il migliore e più meritocratico Premier che l’Italia potesse vantare ed esprimere. Siccome però la Repubblica rimane a carattere parlamentare, per equilibrare la “grosse coalition” che lo sostiene si è dovuto applicare non il criterio dei migliori ma quello dei partiti.