Ginosa (Ta). Progetto Ecologistic per utilizzo del capannone ex Miroglio

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Galante (M5S): “Necessari chiarimenti sia su destinazione produttiva dell’impianto che sull’incremento occupazionale”

Conoscere il contenuto del nuovo progetto presentato da Ecologistic s.p.a. ed approvato dalla Giunta regionale che comporta l’utilizzo della seconda porzione del capannone ex Miroglio a Ginosa, con particolare riferimento sia alla destinazione produttiva dell’impianto sia all’incremento occupazionale. È quanto chiede il consigliere del M5S Marco Galante, che per questo ha richiesto l’audizione in IV Commissione dell’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci.

La bozza di accordo per la reindustrializzazione dell’ex stabilimento Miroglio, sottoscritta il 28 febbraio 2018 tra il Comune di Ginosa e i rappresentanti della Soc. Logistic & Trade S.R.L., prevedeva la concessione in comodato d’uso della seconda porzione del capannone e la successiva cessione in proprietà solo dopo la verifica dell’adempimento degli obblighi imposti alla società, tra cui l’assunzione a tempo indeterminato di non meno di 111 lavoratori ex Miroglio e la immutabilità dell’indirizzo produttivo dell’impianto e quindi il divieto di conseguire produzioni finali inquadrabili in una classificazione ATECO 2007 differente rispetto a quella indicata nelle domande di ammissione ai finanziamenti regionali “PIA Piccole Imprese”. Il 22 dicembre scorso la giunta si è espressa in senso favorevole al progetto presentato nel 2016, demandando al dirigente del settore le successive attività.

“A distanza di anni – continua Galante – e nonostante avessi sollecitato l’allora assessore Borraccino a eseguire le dovute verifiche e gli approfondimenti sull’ampliamento della capacità di trattamento di rifiuti plastici, che è stata innalzata del 180% rispetto al primo progetto, ancora non si conoscono i dettagli di questo secondo progetto, per questo chiedo chiarimenti all’assessore Delli Noci. Avremmo voluto un diverso sviluppo economico per il territorio, per questo l’amministrazione comunale ha fatto di tutto per ridurre gli impatti del progetto che era stato presentato prima del suo insediamento, e non capiamo l’entusiasmo mostrato dal neoconsigliere regionale Lopane, che la scorsa settimana ha visitato il capannone e parlato con toni trionfalistici del finanziamento di ulteriori 5,5 milioni di euro all’azienda da parte della Regione. Quel progetto prevedeva la trasformazione dei rifiuti plastici provenienti dalla raccolta differenziata in packaging per il settore ortofrutticolo e non, mentre adesso non conosciamo quale sarà la destinazione dell’impianto visto che si torna a parlare di impianto per il trattamento dei rifiuti. Un rischio che non possiamo correre, perché il territorio ha già pagato tanto in termini ambientali. I cittadini sono preoccupati, così come sono preoccupati i lavoratori ex Miroglio, non ancora ricollocati nonostante gli accordi sottoscritti, che hanno proclamato lo stato di agitazione lo scorso 16 ottobre, dopo l’ennesimo rinvio del tavolo sulla vertenza. Bisogna lavorare per uno sviluppo economico che sia sostenibile e per la tutela dei lavoratori, non fare passerelle elettorali che non tengono conto in alcun modo delle battaglie fatte dal sindaco Parisi e suonano come una presa in giro per i cittadini che invece vorrebbero la massima chiarezza sul futuro dell’impianto”.