Ha vinto la scuola italiana: l’istruzione rimane di competenza nazionale

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In questi mesi di duro lavoro abbiamo esaminato le proposte delle Regioni e abbiamo effettuato le nostre controproposte. Voglio tranquillizzare tutto il personale della scuola, le famiglie e gli alunni dicendo che non ci saranno dipendenti della scuola che passeranno alle Regioni, non ci saranno stipendi regionali, non ci saranno stipendi di serie A e di serie B.

Tutto il personale e quindi anche il curricolo, quello che si farà a scuola, rimane di competenza nazionale, fatte salve le quote dell’autonomia scolastica che conosciamo ormai da venti anni.
Quindi nessuna differenza all’interno del personale, nessuna differenza all’interno degli alunni, nessuna differenza all’interno delle istituzioni scolastiche.

Io ho condiviso tutte le preoccupazioni che il mondo della scuola mi ha comunicato e vi confesso che erano anche le mie preoccupazioni.

Abbiamo fatto, ritengo, un eccellente lavoro e abbiamo garantito – come è giusto che sia – che l’istruzione rimanga di competenza nazionale e quindi vengano date pari opportunità a tutti i cittadini e a tutti gli operatori della scuola.
Grazie a tutti!