Il cambiamento climatico in atto

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A dramatic south-looking view of Stevens Creek reservoir in California during a drought; Shutterstock ID 369367394; Job: 369367394

In questi giorni estivi in cui le temperature salgono e raggiungono in molte parti d’Italia livelli elevatissimi. Salgono anche in Germania tanto che l’attivazione anomala di tanti condizionatori conduce a dei black-out inattesi. In Canada invece le temperature sono basse e in varie località è stato necessario accendere il riscaldamento. Coloro che negano il riscaldamento climatico asseriscono che oscillazioni anomale ci sono sempre state ma la quantità di CO2 e di metano nell’atmosfera non è mai stata così elevata negli ultimi 100.000 anni. Il cambiamento climatico è in atto. Il maggior contrasto di temperatura tra terra e mare induce una serie di fenomeni metereologici anomali. Grandine con chicchi grandi come uova, venti e trombe d’aria che abbattono alberi, piogge eccezionali che inducono estesi allagamenti, mareggiate eccezionali che divelgono gli ormeggi, ecc. Contro queste calamità non c’è nulla da fare. Dovremmo però lavorare alacremente per abbattere quanto prima possibile le immissioni di gas serra nell’atmosfera di tutto il pianeta. È evidente che lo sviluppo tecnologico in corso rende questo obiettivo una impresa ardua ma se vogliamo fronteggiare questi disastri che aumenteranno di intensità e frequenza dobbiamo percorrere questa strada. Inoltre dobbiamo preparare i nostri territori agli eventi eccezionali. Lungo in nostri fiumi una piena eccezionale in grado di superare gli argini è prevista ogni 100-200 anni? Si verificherà certamente a intervalli più ridotti. Dobbiamo dunque costruire i ponti ed erigere argini che siano in grado di far passare i volumi di acqua attesi solo raramente. Dobbiamo intervenire nelle valli minori aumentando le sezioni dei torrenti molto spesso occluse da sedimenti. Nelle città costiere dovremmo dragare il fondo dei torrenti e valutare la possibilità di realizzazione di vasche di espansione a monte delle città. Per abbattere le pericolosità geologiche non c’è altra soluzione che diminuire attraverso interventi mirati la vulnerabilità delle nostre aree. Dobbiamo prepararci agli eventi eccezionali e farlo prevenendo e sapendo che eventi eccezionali possono verificarsi in qualsiasi momento e, purtroppo, si verificheranno.