Il Movimento si ricompatta dopo il Papeete renziano e si stringe attorno al suo premier Giuseppe Conte

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Vuole portare a termine una legislatura davvero da incubo. Prima il voltafaccia di un Matteo, poi dell’altro con centinaia di morti al giorno e una pandemia ancora tutta da vincere. Davvero strano il destino del Movimento. Il primo anno è partito a razzo raggiungendo risultati storici come il Reddito e la Spazzacorrotti e in cambio ha perso metà dei consensi mentre Salvini che era in giro a zonzo li ha raddoppiai. Il secondo anno il Movimento ha governato con quello che resta del centrosinistra portando a casa addirittura il dimezzamento dei parlamentari e in cambio ha perso altri consensi. Nel frattempo è scoppiata addirittura una pandemia e quegli scappati di casa del Movimento si son comportati molto più seriamente dei vecchi politicanti. Al totale servizio della collettività e granitici dietro al loro premier Conte, il migliore apparso sulla scena politica da decenni. In cambio il Movimento ha perso ulteriori consensi e pure dei pezzi più o meno pregiati. E tutto questo nonostante il Movimento non solo non abbia rubato un euro ma ne abbia restituiti milioni mentre gli scandali degli altri partiti si susseguono con regolarità. E tutto questo nonostante il Movimento non abbia affatto tradito il suo mandato ma ha solo incassato alcune sconfitte dolorose che in democrazia ci stanno e che comunque non intaccano il bilancio estremamente positivo delle promesse mantenute. Il Movimento non ha preso una sola decisione che fosse a favore di se stesso o di qualche oscura lobby. Eppure continua a perdere consensi. Davvero uno strano destino. Più fa, più perde voti. Meno ruba, più perde voti. Più si mostra una forza responsabile e seria, più perde voti. Più si sacrifica per il bene comune, più perde voti. Qualunque cosa faccia il Movimento perde voti e pezzi. Colpa di una stampa serva delle lobby che lo infama senza tregua fin dalla sua formazione. Colpa di cittadini ingrati e dalla memoria corta che han rimosso la cloaca partitocratica da cui provengono. Colpa dei traditori intestini e di poche mele marce che hanno offerto il fianco ai nemici. Colpa di uno spaventoso vento sovranista che non accenna ad attenuarsi. Colpa della deriva egoistica della nostra era. Ma non solo. Il Movimento è stato troppo buono e generoso e in un sistema marcio come il nostro si paga e pure a caro prezzo. Il Movimento si è occupato di tutti e di tutto tranne che di se stesso. E mentre lui faceva la storia, ha lasciato che fossero i suoi nemici a raccontarla. Il Movimento è vittima di un’immensa menzogna storica su quanto successo in Italia negli ultimi anni. Un’immensa menzogna frutto della faziosità e della disonestà intellettuale alimentate da un sistema anche culturalmente corrotto. Tra mille difficoltà e titubanze alla fine sono partiti gli Stati Generali e si attendono con ansia i risultati. C’è da augurarsi che siano all’altezza della gravità della situazione perché non è ancora tutto perduto. Se Giuseppe Conte riuscirà a sopravvivere al Papeete renziano e portare a termine questa legislatura da incubo, il Movimento avrà tempo per ristabilire perlomeno la verità dei fatti. Che il Movimento si esaurisca politicamente è fisiologico, ma che lo faccia così prematuramente e per colpa delle menzogne sparse dai suoi nemici è davvero inaccettabile. Questo anche perché il Movimento ha fatto molto ma altrettanto resta da fare per il paese e l’arroganza della vecchia partitocrazia gli ha impedito d’imparare la lezione del 4 marzo. Sulla scena son sopravvissute le solite minestre riscaldate e il Movimento ha ancora enormi potenzialità politiche. Già, il suo strano destino potrebbe ancora riservare molte sorprese”.
Tommaso Merlo