I recenti dati Eurostat lo confermano: il numero di pernottamenti negli esercizi ricettivi è calato del 52% rispetto al 2019.
Centinaia di migliaia di piccole e medie aziende sparse in tutta Europa rischiano di scomparire. È un dato allarmante e che non può lasciarci indifferenti. Serve uno scatto di reni da parte dell’Unione europea che deve aiutare con maggiore forza il settore e sostenerlo nella transizione verde, promuovendo nuove forme di turismo. Penso al turismo culturale, l’agriturismo, l’ecoturismo e altre esperienze che dovrebbero rispettare l’ambiente e il patrimonio culturale della popolazione locale, incentivando le sinergie con altri settori quali l’agroalimentare.
Inoltre, l’istituzione di un’Agenzia europea specifica per il turismo potrebbe promuovere regole comuni in tutta l’Unione e rispettose dei principi dell’economia circolare.
Oltre a queste raccomandazioni, siamo soddisfatti che nel rapporto sulla strategia dell’UE per il turismo sostenibile, in votazione al Parlamento europeo, siano stati inseriti molti emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle, come quello sulla necessità di sostegno finanziario per le imprese turistiche. Troppo poco l’Unione europea ha fatto per il turismo, la nostra proposta è quella di creare un nuovo fondo europeo esclusivamente dedicato alle imprese turistiche.
