Il terremoto nel #Csm non può passare in secondo piano

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E infatti ne parlano tutti i giornali. Le notizie sono sempre più sconcertanti e mostrano un quadro davvero scioccante, se confermato.

L’idea che #Palamara fosse il “burattinaio” delle nomine dei procuratori e che avesse riunito, oltre a Luca #Lotti, braccio destro di #Renzi, anche alcuni consiglieri del Csm (oggi tutti sottoposti a provvedimenti disciplinari), è già abbastanza grave. Se a questo si aggiunge la vicenda #Consip, il quadro diventa grottesco.
Intanto il nostro Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ricorda che una forte spinta, anche su questa indagine, si è ottenuta grazie alla Legge #Spazzacorrotti che ha permesso l’utilizzo del ’trojan’, che sta facendo emergere episodi di corruzione in tutta Italia, e ha fatto scoprire scandali come quello sul Csm.
E il Partito Democratico che fa? Sembra faccia orecchie da mercante e si espone il minimo, fatica a prendere le distanze dai propri esponenti coinvolti. Non è certo lasciando i “renziani” fuori dalla nuova organizzazione del PD che si può pulire la coscienza politica di un partito che ha governato proprio durante queste vicende.

Tra corruzione e dubbi sulle nomine pilotate dei procuratori, le intercettazioni danno la misura della gravità della questione.