On Air l’episodio n. 14 de “Il Calcio non è un Giuoco”,
il podcast di Massimo Caputi e Adriano Bacconi
IL TRIANGOLO NO
L’Inter domina la Lazio a cui infligge la prima sconfitta del 2021. Inzaghi con l’intento di limitare Brozovic, schiera una gabbia per impedirgli le verticalizzazioni su Lukaku. Conte, di contromossa, mette in pratica un triangolo formato da Brozovic, Eriksen e Lukaku che spiazza il mister dei biancocelesti. Il croato, appoggiandosi ad Eriksen che di prima verticalizza per Lukaku, avvia una triangolazione devastante. Altro protagonista determinante della partita è stato Ivan Perisic, perfetto nelle due fasi.
ELEMENTI E FUNZIONI
Nella fisica quantistica si dà più importanza alla relazione che alla realtà dell’oggetto. Nel calcio, quanto appena scritto, viene riportato se consideriamo come oggetto l’elemento giocatore e come relazione la funzione che l’allenatore dà a loro per ottenere un certo risultato. Quindi contano di più elementi o funzioni? Osservando la partita di Veretout, potremmo dire le funzioni: Fonseca gli suggerisce di giocare alto sul player avversario, interpretando alla perfezione la partita. La sua capacità di relazionarsi coi compagni è stata vincente e la doppietta è la ciliegina sulla torta.
QUANDO LA FORZA DIVENTA DEBOLEZZA
Le tante certezze che erano diventate la forza del Milan, iniziano a scricchiolare. Lo Spezia intercettando le verticalizzazioni su Ibra ha costruito controffensive pericolose che per ben due volte hanno portato la squadra di Vincenzo Italiano a trovare la via del gol e la vittoria.
UNO, NESSUNO, CENTOMILA
Il Napoli, nonostante la vittoria contro la Juventus, non ha ancora un’identità precisa. La squadra di Gattuso è imprevedibile, capace di vincere o di lasciare punti contro chiunque. Altro grande problema è la mancanza di meccanismi difensivi che lasciano spazio solo alle qualità individuali, non sempre all’altezza. Anche la Juventus non è più quella degli anni passati e contro un Napoli con tante assenze ed in difficoltà psicologica ha fatto una partita modesta e pigra. La squadra di Pirlo non può fare a meno della quantità di McKennie e Kulusevski, tenuti a riposo per il turno di Champions League.