IL VIRUS È IL CAPITALISMO, CUBA LO CURA

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Da Cuba arriva l’ennesima riprova di come un Paese non capitalista abbia gestito meglio la pandemia dovuta al Covid-19, adesso producendo anche quattro vaccini vaccini (due in fase di sperimentazione e vicini alla commercializzazione) finanziati dallo Stato e gratuiti per il popolo.
In Europa, in USA e in tutti i paesi a trazione capitalista, dove le varie “Confindustrie” hanno dettato l’agenda dei governi, i contagi continuano a salire senza che riescano a porvi rimedio.
A Cuba, dove la ricerca e la sanità sono totalmente pubbliche e quindi a servizio della popolazione, sono già in fase di sperimentazione due vaccini a cui sta lavorando il Finlay Institute Havana che saranno distribuiti gratuitamente a tutta la popolazione e successivamente saranno esportati anche in tutti i Paesi in “via di sviluppo”, che non potranno permettersi di spendere milioni, per comprare i vaccini dei grandi gruppi farmaceutici.
All’interno della squadra di ricerca è presente anche un italiano, Fabrizio Chiodo, con cui abbiamo avuto il piacere di parlare (puoi vederlo qui http://bit.ly/VaccinoCubano ), che ha motivato la sua scelta di fare il ricercatore nella piccola isola caraibica affermando: «Perché è l’unico Stato dove un prodotto può andare dal laboratorio alla clinica per via totalmente pubblica. Faccio questo lavoro per gli altri, spinto da una forte etica. E Cuba mi permette di rispettare quello in cui credo» .
CUBA C’È, e a quanto pare questo dà molto fastidio alle multinazionali farmaceutiche.
Il Partito Comunista ritiene quello cubano un modello di sviluppo da seguire e non quello seguito fino ad adesso, inoltre ritiene indispensabile che nel nostro Paese venga predisposto un piano di vaccinazioni capace di coprire tutti i luoghi di lavoro, per garantire la sicurezza dei lavoratori e allo stesso tempo, che faccia in modo che l’articolo 279 del “testo unico sulla sicurezza sul lavoro”, non venga utilizzato per alimentare il ricatto occupazionale.