In occasione del vertice del Consiglio Europeo e dell’Eurosummit

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Nel corso dei due giorni trascorsi a Bruxelles, in occasione del vertice del Consiglio Europeo e dell’Eurosummit, ho avvertito un clima particolare, contraddistinto dalla diffusa consapevolezza di vivere l’aurora di una nuova legislatura europea, che si preannuncia ricca di sfide stimolanti. Ora è il momento di concentrare i nostri sforzi. Ho condiviso queste considerazioni con molti leader, a partire da Angela Merkel ed Emmanuel Macron.

Siamo all’inizio di un nuovo ciclo istituzionale, e dobbiamo cogliere questa opportunità per cambiare rotta, ridisegnando le regole e adeguando le norme a scenari economici e sociali che sono sensibilmente mutati nel corso degli ultimi anni.

A Bruxelles abbiamo lavorato all’Agenda strategica 2019-2024, che combina sia ambizione che realismo. Sarà decisivo darle piena attuazione. È fondamentale che l’Agenda serva a far diventare l’Europa più equa, più solidale e più forte sulle migrazioni, sulla dimensione sociale, sul cambiamento climatico e sulla governance economica.

Con i leader ci siamo confrontati, anche nelle sedi più informali, sulle nomine dei vertici delle istituzioni europee. Stiamo condividendo un metodo di lavoro e su queste basi ci riuniremo il 30 giugno per trovare una soluzione. L’Italia ha un rilievo centrale in questo contesto e nelle valutazioni che preludono a trovare una sintesi finale.

Sto lavorando con costanza, anche insieme al ministro Tria, per evitare una procedura di infrazione che farebbe male all’Italia. Nonostante la situazione sia davvero molto complicata, sono molto determinato e resto fiducioso che, grazie a un approccio costruttivo da parte di tutte le parti che siedono intorno al tavolo, si possa arrivare a una soluzione positiva nel reciproco interesse. Perché l’interesse dell’Italia e dei suoi cittadini è l’interesse dell’Europa.