Il Consiglio dei Ministri ha inviato alle Camere il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

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patuanelli

È un piano immenso che contiene i provvedimenti e la prospettiva di transizione ecologica che anima tutte le battaglie del MoVimento 5 Stelle

A partire dal Superbonus 110%, per cui sono stati confermati i 18,5 miliardi di euro già previsti, una cifra che rende il Superbonus la misura più imponente di tutto il PNRR. Siamo però convinti che si debbano dare certezze a cittadini e imprese ed abbiamo chiesto una volta di più che si preveda un allungamento della durata della misura fino a tutto il 2023. Su questo punto il Governo ha preso un impegno formale, e nelle prossime settimane verrà inserito un apposito dispositivo normativo nel provvedimento che accompagnerà l’approvazione definitiva del piano che, in attesa della prossima Legge di Bilancio consenta, a parità di risorse, di arrivare fino al 2023. È un passo fondamentale verso la transizione ecologica, verso il 2050 che vogliamo.
Un altro tassello fondamentale del PNRR è il Piano Nazionale Transizione 4.0, scritto al MiSE nel 2019/2020 e reso pluriennale, che prevede una serie di crediti d’imposta per le aziende che decideranno di investire in beni materiali e immateriali, in ricerca e sviluppo e in innovazione. Un piano straordinario che si compone di oltre 18 miliardi di euro d’incentivi e che punta a far fare un salto di qualità e produttività alle nostre imprese, grandi o PMI, di tutti i settori produttivi. Di questo ringrazio il Ministro Giorgetti per aver confermato tutte le progettualità che avevamo inserito nella prima versione del PNRR.
Il Piano darà un’enorme spinta allo sviluppo di un fondamentale vettore energetico per il futuro: l’idrogeno verde. L’Italia è stato il primo Paese a credere nella sfida dell’idrogeno. Oggi non dobbiamo perdere quella capacità di leadership maturata dai nostri ricercatori e dagli imprenditori. In questo settore, puntando in maniera decisa sull’idrogeno verde, possiamo rendere il nostro Paese l’hub del Mediterraneo.
Il PNRR conferma anche gli importanti investimenti sui porti italiani, in particolare Genova, Trieste e i porti del Sud, e sviluppa importanti missioni dedicate alla digitalizzazione, alle infrastrutture, alla mobilità sostenibile, alla competitività e alla cultura.
Per il comparto agricolo sono stati stanziati 800 milioni per la logistica, 1,5 miliardi per sostituire le coperture degli stabilimenti agricoli con impianti fotovoltaici (il cosiddetto agrisolare), 500 milioni per l’ammodernamento delle macchine agricole e 1,2 miliardi, nel fondo complementare, per i contratti di filiera, che spingeranno il settore agricolo verso un’innovazione profonda. Inoltre abbiamo stanziato quasi 2 miliardi per lo sviluppo delle produzione e delle tecnologie inerenti il biogas e il biometano e 880 milioni per gli invasi e il sistema irriguo, così da aumentare la capacità di raccolta dell’acqua piovana, proteggendo questa risorsa fondamentale, per noi e per l’ambiente.
È stato un lungo cammino iniziato da Giuseppe Conte
che si è battuto per ottenere questi fondi, oltre 200 miliardi di euro, contro tutto e tutti