La Cina è un Paese che sta provando a invertire completamente la propria rotta ambientale

0
47

Per questo confrontarsi con il ministro dell’ambiente cinese è stato molto interessante. Hanno ammesso di essersi sviluppati in pochi anni in un modo esponenziale a discapito di altri fattori, a partire da quello ambientale. Adesso, la strategia è cambiare il proprio paradigma, come stiamo cercando di fare anche noi in Italia.

Girando per Pechino si nota la forte componente della mobilità elettrica: auto, bus, motorini e bike sharing. E’ un punto di inizio.
Il governo cinese ci ha assicurati che intende essere in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici, e questo fa ben sperare perchè è importantissimo che il fronte dei paesi ambiziosi cresca e si rafforzi in vista delle sfide che tutto il Pianeta ha davanti.
Come dico sempre: da soli non si vincono le sfide, figuriamoci quelle cosi importanti e globali.

Ho voluto incontrare anche il ministro della Scienza e della Tecnologia perché sono convinto che tutela ambientale, ricerca e sperimentazione DEBBANO viaggiare sugli stessi binari. Dobbiamo lavorare affinché le nostre tecnologia (e l’Italia è leader mondiale nelle tecnologie ambientali) vengano usate nelle industrie internazionali per combattere l’inquinamento. Non possiamo lasciare indietro i ricercatori universitari e occorre incentivare la triangolazione tra Stato, ricerca tecnologica e sviluppo sostenibile.

Infine ho partecipato alla fiera Ciepec – China International Environmental Protection Exhibition & Conference – visitando il padiglione italiano per conoscere le nostre aziende che si occupano di tecnologie ambientali: sono uno straordinario biglietto da visita del made in Italy nel mondo. Ci chiedono supporto e voglio dire loro che lo Stato c’è e le aiuteremo a fare rete e sfruttare le loro tecnologie contro tutti gli inquinamenti