LA CUPIDIGIA ED IL POTERE

0
65

Quando penso alla cupidigia ed al potere penso sempre a Sergio Marchionne, l’ex numero uno di Fiat-Chrysler che nel 2017 dichiarava 14 milioni di euro e che come soluzione ai problemi dell’impresa proponeva di ridurre lo stipendio degli operai. Verrebbe da dire: che faccia…. tosta. Eppure era uno degli uomini più “importanti del pianeta” osannato da tutti i mass media. E’ il miglior esempio di liberismo che mi viene in mente. Da una parte operai che sono felici di lavorare per portare a casa un magro stipendio con cui sostenere le famiglie e dall’altra un uomo che guadagna quasi quanto la maggior parte di loro messi insieme. Poi si è ammalato di cancro ed in pochi mesi è morto. Ma questo grand’uomo ha onorato quel gran dono che è la vita? Ha migliorato il mondo in cui è vissuto e la vita di chi ci abita? Cosa rimarrà di lui? Nella mia mente rimane l’immagine di uno che ha principalmente pensato a se stesso pur riconoscendo che ha garantito livelli di sostentamento decenti e occupazione a migliaia di persone. Ha però mantenuto il divario immenso tra chi ha tanto e chi non ha niente e non ha fatto nulla per il pianeta. Essendo un uomo di “potere” credo che avrebbe potuto fare molto di più. Come lui ce ne sono tanti. Molti sono convinti che non c’è alternativa a questo contrasto socio-economico e magari nel loro piccolo sono felici di “avere” denaro e prestigio e non pensano che ogni giorno si possono fare tante cose, anche piccole, per migliorare il paese. Le condizioni ambientali hanno subito un deterioramento immane in questi ultimi decenni. I nostri fiumi non hanno più acqua e molti non hanno più pesci. I nostri mari idem. L’aria che respiriamo è la principale causa di malattie polmonari ed oncologiche. Con questo modello di sviluppo cosa lasceremo ai nostri figli ed ai nostri nipoti? Dobbiamo muoverci rapidamente verso un mondo ecosostenibile ed uno dei più grossi ostacoli è il consumismo. Smettiamo di volere “avere”, dato che tante cose sono superflue e deteriorano il pianeta, ed impariamo ad “essere”, vivere ed onorare questa opportunità unica che è la vita.