La Giornata mondiale della pizza

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Il Covid non ferma il piacere di festeggiare e degustare uno dei simboli del made in Italy anche con una propria pizza “home made” causa le restrizioni condizionanti dovute all’emergenza sanitaria, alla fasce di sicurezza (in particolare rosse, arancioni) in vigore, a diversi livelli, per le zone territoriali e per le conseguenti misure restrittive per pizzerie ed esercizi ristorativi: pizza lovers, semplici appassionati e tutti gli italiani sono infatti pronti a fare festa in casa il 17 gennaio con “la Giornata mondiale della pizza” per celebrare uno dei più famosi piatti della cucina tradizionale tricolore. Il fascino e la magia della pizza, nonostante la fase delicata e il momento non roseo per l’economia nazionale e internazionale, sembra dunque restare inalterato agli occhi dei più per un successo, forte anche del riconoscimento Unesco dell’arte del pizzaiuolo napoletano, che ha fatto registrare al settore, nel periodo antecedente la pandemia, una capacità di sfornare circa otto milioni di pizze al giorno, quasi tre miliardi in un anno per un fatturato di 15 miliardi e un movimento economico superiore ai 30, secondo rilevazioni di Cna agroalimentare. Gusti e preferenze, secondo la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, vanno invece nella direzione della tonda, tradizionale e cotta a legna nel forno a pietra e a vincere sono i gusti tradizionali su quelli gourmet con preferenze per la marinara, margherita, napoletana o capricciosa. Registrata nell’ultimo periodo anche una tendenza in crescita per la pizza fatta in casa secondo analisi di Galbani Santa Lucia: dal report emerge che la media di pizze cucinate nelle case italiane è passata da 1,9 pizze al mese a totale campione del 2019 alle 2,9 del 2020 con il risultato che 2 italiani su 3 l’hanno preparata almeno due volte al mese, in media 1 volta in più rispetto all’anno precedente. L’interesse per il lievitato è testimoniato anche dal mondo del food delivery con uno studio di Deliveroo che attesta quanto la pizza Margherita sia stata ordinata dagli italiani nel 2020: dall’analisi risulta che gli ordini effettuati sono stati l’equivalente di 20 campi da calcio (circa 135.000 mq) di pizze margherita. Le città che amano maggiormente ordinare pizza a domicilio, secondo il food delivery, sono Fossano (Cuneo) davanti ad Enna ed Assisi (Perugia). Intanto, nel corso della giornata mondiale della pizza non mancheranno momenti di condivisione del momento di festa, anche se virtuali, con l’organizzazione di dirette streaming, masterclass da tutti i continenti. Tra i tanti in calendario in particolare è previsto il “Vera Pizza Day”, evento realizzato dall’Associazione Verace Pizza Napoletana con il coinvolgimento di 13 Paesi attraverso un collegamento Facebook di 24 ore. Per festeggiare e riassaporare dal “vivo” la pizza nei ristoranti, pizzerie e locali pubblici bisognerà attendere però di essere nelle zone a fascia gialla del Paese individuate sulla base dell’andamento della pandemia.