La montagna di Carlo Calenda sulla gestione dei rifiuti a Roma ha partorito il proverbiale topolino

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Per carità, le slide sono fatte bene. Ma le idee sono quelle arci-note di cui in città si discute da anni (a proposito, ma sbaglio o il tanto sbandierato termovalorizzatore non c’è più?). Proposte e soluzioni che tutti conoscono, ma che nessuno è in grado di mettere in pratica perché manca la forza politica per opporsi ai grandi interessi che questi problemi portano con sé.
Io stesso ho pubblicato un documento (“ZozzaRoma”) con parecchi punti in comune circa sei mesi fa: http://tobiazevi.it/…/zozzaroma-il-problema-dei…/. Ma il punto non è questo e non è neanche elegante citarsi. Il problema è che l’errore politico di Calenda sta tutto nella presunzione di poter curare le profonde malattie di Roma con un mucchietto di grafici. Quando invece l’unica soluzione è l’opposto di un atteggiamento arrogante: serve una squadra larghissima che abbia la forza politica necessaria per operare scelte necessarie quanto impopolari.
La Pubblica Amministrazione e la politica non funzionano come le società di consulenza, che peraltro quando incontrano il settore pubblico spesso ne approfondiscono i difetti. Funzionano con alleanze, squadre e partecipazione popolare/civica. Tutto quello che manca in questo piano che è tanto razionale quanto irrealizzabile.
Per questo insisto sulle primarie, di cui recentemente ha parlato Enrico Letta
, e porto rispetto agli altri candidati al Campidoglio. Perché per risolvere questi enormi problemi serve un dialogo con la città e nella città, e non l’atteggiamento “scanzate” (dal verbo “scansare”, ma non è male anche l’assonanza con Andrea Scanzi) che galvanizza l’ego ma fa concludere poco.
Ps: per sincerità, confesso di aver apprezzato due elementi del piano-Calenda: 1) l’idea di aumentare il numero dei cestini per strada – semplice ed economico; 2) l’approccio graduale, che distingue un intervento di emergenza per pulire le strade da quello generale per chiudere il ciclo dei rifiuti. Mi pare un processo intelligente e razionale.

Tobia Zevi